Il giro di boa della stagione 2017 della MotoGP arriva con Marc Marquez in testa al campionato dopo la vittoria del Sachsenring, che cancella un inizio di campionato non certo esaltante per il Cabroncito. Prima parte comunque da ricordare, con 4-5 piloti ancora in lotta per un obiettivo comune: lo scettro di Campione del Mondo. Andiamo dunque ad analizzare fatti e misfatti di questa prima metà di stagione, focalizzando l’attenzione anche sul fattore gomme, tallone d’Achille della Yamaha 2017 in alcune piste nel momento in cui viene a mancare il grip.

Losail, Qatar, 26 marzo

Prima gara della nuova stagione sotto le luci artificiali dell’impianto di Losail. La pioggia scombussola i piani delle tre classi ed anche la MotoGP ne risente con le qualifiche che non vengono disputate e la pole che viene assegnata per somma dei tempi delle libere. Ad uscire vincitore dalla battaglia di Losail è il neo-acquisto Yamaha Movistar Maverick Vinales che precede Dovizioso e Rossi, con Marquez quarto di un soffio davanti a Pedrosa. Sorpresa della gara Johann Zarco, capace di condurre in testa 7 giri prima di buttarsi per terra. Out anche Iannone con la Suzuki, mentre Lorenzo comincia male la sua avventura in Ducati con un 11° posto.

Termas de Rio Hondo, Argentina, 9 aprile

La gara in Argentina è caratterizzata dai mille colpi di scena. Ci si mette anche la pioggia come in Qatar a guastare i piani della MotoGP. Pronti, via e Lorenzo tampona Iannone alla prima curva. Fuori dunque la prima Ducati ufficiale. Cadono poi anche i due piloti Honda Marquez e Pedrosa, mentre Dovizioso viene travolto da Aleix Espargarò. Vinales si porta a casa anche il secondo round davanti a Rossi e conferma il suo stato di forma.

Austin, Texas, 23 aprile

Austin, la seconda casa di Marc Marquez. Il Cabroncito ci ha sempre vinto dal suo ingresso in MotoGP nel 2013 e non sbaglia un colpo sul tracciato americano. La pole però è di Pedrosa che beffa il suo team mate per la prima volta in stagione. In gara Pedrosa parte forte tirandosi dietro Marquez e Rossi, con Vinales in recupero. Al secondo giro il primo errore di Vinales, giù nella parte finale del tracciato. Ci sarà tempo per vedere anche il primo corpo a corpo tra Rossi e Zarco per la terza posizione. Marquez centra la vittoria davanti a Pedrosa e Rossi. L’italiano della Yamaha sale al comando del Mondiale.

Jerez, Spagna, 7 maggio

Jerez si sa, è terreno di caccia degli spagnoli che hanno sempre vinto sul circuito andaluso tranne che nel 2016, quando ad imporsi fu Rossi su Lorenzo e Marquez. Arriva il primo centro stagionale per Dani Pedrosa davanti a Marquez e Jorge Lorenzo, al primo podio in Ducati. E le Yamaha? La migliore moto della casa di Iwata a sorpresa è quella di Johann Zarco in quarta posizione, Vinales è solo sesto, mentre Rossi addirittura decimo con gravi problemi di gomme. 

Le Mans, Francia, 21 maggio

Dopo la Caporetto spagnola, la Yamaha effettua dei test sul tracciato di Le Mans per cercare di risolvere le criticità legate alle gomme. La gara francese sorride alla casa di Iwata che piazza gli ufficiali Vinales e Rossi più Zarco davanti a tutti in prova. Si arriva finalmente al primo confronto vero in pista tra Rossi e Vinales: il primo duello in famiglia lo vince lo spagnolo, portandosi a casa la terza vittoria stagionale, mentre Rossi invece incappa nel primo zero della sua stagione.

Mugello, Italia, 4 giugno

La Gara per eccellenza per un pilota italiano. In qualifica le Yamaha di Vinales e Rossi occupano le prime due caselle della griglia ma con loro c’è Dovizioso, la vera sorpresa di questa gara. Ed in effetti Dovizioso si rende protagonista di una grandissima gara regolando Vinales e centrando la prima vittoria stagionale. Podio per Petrucci davanti al "Sindaco del Mugello" Valentino Rossi, solo 4°. Le Ducati di Dovizioso e Petrucci fanno letteralmente paura, lo stesso non si può dire per Jorge Lorenzo che, dopo una partenza sprint, chiude solo 8° dietro anche alla Ducati clienti di Bautista.

Montmelò, Barcellona, 11 giugno

Come a Jerez, si palesano anche a Barcellona i problemi di gomme per il team Yamaha ufficiale. La Yamaha 2017 non riesce a far funzionare al meglio le gomme in assenza di grip quando le temperature sono alte. La pole è del catalano Dani Pedrosa davanti a Jorge Lorenzo e Danilo Petrucci, Vinales è 9° mentre Rossi è 13°. La gara è tutta un’altra storia. Ducati fa ancora una volta la voce grossa con Dovizioso che va a centrare la seconda vittoria consecutiva, mentre Lorenzo chiude al 4° posto davanti a Zarco, la migliore Yamaha. Rossi è 8°, mentre Vinales chiude 10°.

Assen, Olanda, 25 giugno

Assen accoglie i piloti della MotoGP con il tipico clima olandese: vento e pioggia. E la pioggia sarà protagonista soprattutto in gara e negli ultimi giri, regalando agli spettatori una gara pazzesca e ricca di colpi di scena. In qualifica è Johann Zarco a beffare tutti e prendersi la prima pole in carriera in MotoGP davanti a Marquez e Petrucci, Rossi è quarto con Vinales solo 11°. In gara ne succedono di tutti i colori. Vinales cade alla S prima del traguardo ed esce con zero punti da Assen. Rossi e Zarco si toccano e quasi cadono entrambi, Petrucci va come una bomba e rimane incollato alla testa della gara, Dovizioso rientra nella battaglia, mentre Lorenzo e Zarco tentano la carta del cambio moto visto l’arrivo della pioggia. Rossi centra la decima vittoria ad Assen e la prima stagionale davanti a Petrucci e Marquez, che in volata regola Crutchlow e Dovizioso.

Sachsenring, Germania, 2 luglio

Nona gara di una stagione fin qui folle e ricca di colpi di scena e cambi al vertice della classifica mondiale. Al Sachsenring però bisogna fare i conti con Marquez, vincitore sul tortuoso tracciato tedesco ben 5 volte consecutive in MotoGP. La pole è proprio del Cabroncito davanti a Petrucci e Pedrosa, con Folger nel ruolo di migliore delle Yamaha. In gara Marquez e Pedrosa tentano la fuga approfittando delle scaramucce tra gli inseguitori, ma è Folger la vera sorpresa nell’appuntamento di casa. Passa Pedrosa e poi Marquez, portandosi in testa per la gioia dei sostenitori tedeschi. Stabilisce anche il nuovo record del tracciato in 1’21”442 e rimane incollato a Marquez per tutta la gara fino agli ultimi 3 giri, quando va in crisi con le gomme. Marquez centra la seconda vittoria stagionale davanti a Folger e Pedrosa, le Yamaha di Vinales e Rossi sono 4^ e 5^, con Dovizioso 8° che perde la testa del mondiale a vantaggio di Marquez.

Gomme. Cosa ci lascia questa prima parte di stagione? Sicuramente una grande polemica per quanto riguarda il rendimento delle gomme Michelin che, dopo una stagione 2016 all’insegna delle forature e di svariati problemi, si stanno dimostrando forse addirittura inadatte quest’anno, condizionando eccessivamente l’esito delle gare. Tra gomme che dovevano arrivare e poi sono arrivate tardi ed i soliti sospetti di complotti verso un pilota, non si smetterà mai di parlare di gomme…

Sorprese

Maverick Vinales: ok, non è più una sorpresa ma una piacevole conferma di quanto fatto vedere lo scorso anno con la Suzuki. Sorpresa sia in positivo, perché dà del filo da torcere a Marc Marquez, ma anche in negativo perché il suo avvio sprint non ha permesso a Yamaha di capire quali sono i reali problemi della moto 2017.

Andrea Dovizioso & Danilo Petrucci: Dovi e il Petrux sono le note più liete di questo 2017, insieme ad una Ducati GP17 che nelle loro mani funziona alla perfezione. Due vittorie per il Dovi in piste amiche come Mugello e Barcellona ed il podio per Petrux ad Assen con un paio di prime file in qualifica davvero ottime.

Johann Zarco & Jonas Folger: più Zarco che Folger in questo inizio di stagione, ma le due Yamaha Tech3 sono quasi sempre state le migliori moto di Iwata in pista a scapito del duo ufficiale Rossi-Vinales. Per Johann i primi giri in testa in Qatar, il podio in Francia e la pole in Olanda, per Jonas podio in Germania e un paio di giri in testa sempre in Germania.

Dani Pedrosa: ottimo inizio di stagione anche per il buon Camomillo grazie alla cura Gibernau-Giacomo Guidotti che ha trasformato Dani in un altro pilota rispetto allo scorso anno. Vittoria a Jerez e due pole in faccia al suo team mate Marc Marquez.

Delusioni

Jorge Lorenzo: il paragone con il primo Rossi in Ducati è impietoso. E’ vero che erano due Ducati diverse, ma i risultati parlano e fino ad ora Lorenzo è un arma in meno per Ducati, anziché invece rappresentare l’arma in più. Il maiorchino è un top rider e sicuramente uscirà da questa situazione.

Andrea Iannone: ci si aspettava onestamente di più dal binomio Iannone-Suzuki, ma di questo inizio di stagione resterà solamente la bella e sfortunata gara del Qatar. Da rivedere nella seconda parte, con piste un po’ più favorevoli alla Suzuki.

Marco Pezzoni - @marcopezz2387