Un risultato che non può che lasciare pensierosi: le due Yamaha MotoGP del neonato (e con poca esperienza) team Petronas conquistano le caselle migliori dello schieramento di partenza, mentre Viñales si accontenta della quinta posizione e Rossi parte dalla quinta fila. Qualcosa non funziona nel team ufficiale, ed ora la differenza è eclatante.

UN LAVORO DA VETERANI...

È bello vedere un rookie come Fabio Quartararo diventare il più giovane poleman della storia, soprattutto in una squadra che è a sua volta esordiente nella top class. Ad aggiungere altro gusto a questo sabato è il fatto che entrambe le Yamaha Petronas conquistano le prime due posizioni del GP di Jerez della MotoGP, segno che il lavoro svolto sta ottenendo dalle M1 2018 quello che il team ufficiale non era riuscito ad ottenere. Chiaramente Fabio e Franco ci mettono del loro, complice una sana dose di “fame” agonistica e la mancanza di pressioni dovute alla gioventù del progetto e dei piloti, ma il contraltare del team ufficiale è impietoso.

... ED UNA SVISTA DA PRINCIPIANTI

Se tutte le Yamaha fossero in difficoltà sarebbe più semplice giustificare il risultato di Viñales e Rossi: il primo limita i danni partendo dalla seconda fila, ma accusando due decimi e mezzo sul giro secco dal francese del team satellite, mentre il secondo è addirittura fuori dalle Q2 e partirà dalla tredicesima casella. Non guardando solamente le qualifiche, è chiaro che tutto il sistema di lavoro è da rivedere, visto il fatto che entrambe le M1 del team Yamaha sono dovute passare attraverso il test delle Q1 e che una delle due lo ha addirittura fallito.

Nel team ufficiale sembra si sia giunti ad una posizione di stallo che sta impantanando i piloti in prestazioni grigie, non degne del blasone sia di Yamaha che dei vari Rossi e Viñales. Bisogna correre rapidamente ai ripari, soprattutto considerando il fatto che le moto del team Petronas sono (in parte) quelle che nel 2018 venivano definite come “sbagliate”...

MOTOGP | GP SPAGNA, QUALIFICHE: QUARTARARO FIRMA LA PRIMA POLE IN CARRIERA

Alex Dibisceglia