Prima dell'avvento delle automobili a guida autonoma nel "lontano" 2015 era già partita questa sperimentazione che ora vede in queste rivoluzionarie vetture un nuovo alleato dei semafori. Le auto, infatti, "dialogheranno" con i dispositivi semaforici in modo da studiare tempi medi di attesa e lunghezze delle code. In pratica attraverso il web ci sarà connessione ad un sistema centralizzato che cercherà di evitare gli ingorghi.

Cisco sta investendo un milione di dollari nella collaborazione con il governo australiano e l'amministrazione della città di Adelaide. In una prima fase saranno installati dei cartelli, a ridosso dei semafori, con particolari sensori che acquisiranno i dati quali numero di veicoli e loro velocità, intensità del traffico, direzione, presenza di pedoni e loro andatura. Algoritmi creati appositamente detteranno la durata del rosso e del verde a seconda del verificarsi di determinati condizioni con l'obiettivo di fluidificare il flusso veicolare e pedonale.

La digitalizzazione sta investendo sempre più il mondo della mobilità. Gli automobilisti attendono con ansia di poter constatare in prima persona i risultati su strade con meno traffico a beneficio di tutti. L'interconnessione è la strada da percorrere per un futuro migliore. Attenzione però alla privacy!

Fabrizio Crescenzi