L’abbiamo incontrato proprio in occasione delle Finali Mondiali Lamborghini e ci siamo fatti raccontare questa fantastica stagione.

Giacomo, è stato un anno straordinario per te: campione Italiano GT, Lamborghini Super Trofeo Europe e, infine, Mondiale. Ti saresti aspettato tutto ciò ad inizio anno?

“È stata una stagione grandiosa, mai mi sarei aspettato, ad inizio anno, di raggiungere questi risultati, oltretutto al debutto in questa categoria. Tutto questo è merito dei miei familiari, dei miei sponsor, ma soprattutto del team Antonelli Motorpsort e Daniel Zampieri, che mi hanno aiutato fin dall’inizio: è stato grazie ai loro consigli che mi hanno permesso di crescere così in fretta.”

Si perché ricordiamo che questo è stato il tuo primo anno in GT, mentre l’anno scorso hai preso parte alla TCR International Series e a due gare della TCR Italy, campionato riservato a vetture turismo nettamente inferiori di potenza; come è stato il salto?

“La TCR è stata una bellissima esperienza, certo ho iniziato da un campionato a respiro internazionale e questo all’inizio non mi ha aiutato ma, fra alti e bassi, a fine stagione sono riuscito a trovare il giusto ritrmo levandomi anche qualche soddisfazione a Monza con l’Audi. Passare da una trazione anteriore, come le Turismo, alle GT richiede uno stile di guida completamente diverso, fortunatamente il mio stile di guida si è subito adattato a questa tipologia di vetture.”

Com’è nato il programma con il team Antonelli Motorpsort sia nel Campionato GT Italiano che nel Lamborghini Super Trofeo?

“Con il team Antonelli c’è sempre stato un ottimo rapporto, anche in famiglia, e, quando si è trattato di correre in Gran Turismo, è stato quasi naturale legarci insieme per affrontare quest’avventura.”

Sei giovanissimo, come mai dopo l’inizio in Formula 4 hai dirottato la tua carriera verso le ruote coperte?

“Dopo il kart ho iniziato con le monoposto perché era l’unico modo di correre a quindici anni, ma il mio obiettivo era già di correre con le GT. Inoltre correre nelle formule, al giorno d’oggi, serve tantissimo budget ed è difficile trovare uno sbocco nel professionismo, ho preferito subito cambiare finché ero giovane e cercare di incamerare più esperienza possibile. Poi io adoro le gare Endurance con il portare avanti un lavoro di gruppo con il team e gli altri piloti e mettere in atto le strategie.”

Quindi prossimo obiettivo: la 24 Ore di Le Mans?

“Il sogno è quello! Quest’anno abbiamo già corso nella 24 Ore di Spa ed è stata un’esperienza bellissima fino a quando ci siamo ritirati, a cinque ore dalla fine, per un problema al motore.”

La domanda sorge spontanea: visto che in casa Altoè c’è anche un altro pilota, tuo fratello Giovanni campione TCR Italy classe DSG, non avete pensato di correre insieme?

“Onestante non ci abbiamo mai pensato, però non si sa mai se prima o poi possa succedere!”

Programmi per il futuro: hai in mente di restare sempre nella famiglia Lamborghini?

"Per ora mi godo il successo e poi, con calma, penseremo al futuro.”

Michele Montesano