Era già nell'aria. ma le sirene di una casa ufficiale che sta investendo molto nel motomondiale, la notizia del rinnovo con Pol Espargaro e l'evidente bocciatura dell'ormai "bollito" Bradley Smith, facevano pensare che sarebbe presto arrivato l'annuncio di un top rider da parte di KTM.

I tempi sono maturi ed il talentuoso pilota francese ha deciso di dedicare i prossimi due anni a cercare di portare in alto la casa austriaca che lo ha lanciato nel 2007. Come è accaduto per alcuni dei top rider in passato, una casa ufficiale all'asciutto di risultati chiama a sé un pilota di riconosciuto talento per capire dove e come migliorare la propria moto e come poter ambire in tempi ragionevoli a giocarsi il mondiale.

Alla luce di quanto annunciato, con Suzuki che ha trovato in MarcVDS il proprio partner tecnico, rimane aperto il nodo del team satellite Yamaha. La casa di Iwata non sembra intenzionata a fornire due moto ufficiali, essendo già in difficoltà a fornirne una a Johann Zarco, il quale, infatti, ha scelto di andarsene altrove. Uscito di scena il francese, restano pochi i nomi davvero interessanti sul mercato.

Soprattutto, però, gli stessi team che si propongono come satellite della casa dei tre diapason non sembrano avere una struttura tale da poter competere per le posizioni che contano, posto che la differenza sostanziale e profonda la fa il manico del pilota. Se Jorge Lorenzo dovesse stancarsi di prendere paga da Andrea Dovizioso, complice anche un rapporto con il team che va inclinandosi di gara in gara, potrebbe essere interessante, immaginare per lo spagnolo un ritorno in Yamaha, anche se questa volta non in veste di pilota ufficiale. 

Michele Bertolini