L'episodio clou della gara di Portland è stato sicuramente l'incidente che al via ha coinvolto le vetture di Hinchliffe, Andretti, Rahal e Jones, e che ha attivato la prima delle quattro caution di giornata. Alla ripartenza, la corsa perde immediatamente uno dei principali protagonisti: Will Power è costretto a cedere il passo per noie al cambio, dando definitivamente addio alla corsa al titolo.

Ad approfittare della situazione è, quindi, Alexander Rossi che si issa in vetta seguito come un ombra da Josef Newgarden, con cui ingaggia un duello sulla falsariga di quello andato in scena a Mid-Ohio. Per il pilota di Andretti sembra andare tutto per il verso giusto, vista anche la situazione di Scott Dixon che, coinvolto marginalmente nel parapiglia generale, sta risalendo dal fondo della classifica.

Ma l'episodio che cambia le sorti della gara è la terza caution innescata dall'ottimo debuttante Santino Ferrucci (che comunque aveva già corso a Detroit), che rimane fermo in pista senza carburante. Infatti, per tutti è l'occasione per effettuare la terza sosta, che vede alla fine della tornata dei pit stop al comando Max Chilton con dietro Takuma Sato. Al giapponese bastano poche curve per avere la meglio sull'inglese della Carlin e andare a trionfare, nonostante i tentativi di Ryan Hunter-Reay di rovinare la festa al compagno di box: per il giapponese si tratta della terza vittoria in carriera, mentre per Dallare è la numero trecento dall'approdo in IndyCar nel 1997.

Dietro i due alfieri del team Andretti è Sebastien Bourdais a salire sul podio, mentre chiudono la top 10 Spencer Pigot (4°), Scott Dixon (5°), Simon Pagenaud (6°), Charlie Kimball (7°), Alexander Rossi (8°), Pietro Fittipaldi (9°) e Josef Newgarden (10°). Nella classifica generale comanda sempre Scott Dixon con 598 punti, seguito da Rossi con 569 e dal duo Penske composto da Power e Pagenaud a 511.

Prossimo appuntamento il 16 settembre a Sonoma dove, con l'assegnazione del doppio punteggio terminerà la stagione 2018 dellaVerizon IndyCar Series.

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Vincenzo Buonpane