Ed era proprio il circuito del Texas il più grosso punto interrogativo per quanto riguarda il calendario, con l'annunciato accordo tra la IndyCar ed il Texas Motor Speedway per i prossimi quattro anni, che ha fugato qualsiasi tipo di dubbio, eliminando la clausola che vietava eventi motoristici nelle vicinanze di Fort Worth. L'appuntamento sul superspeedway è per l'8 giugno, sotto la luce dei riflettori.

Per le restanti gare bisogna notare come i vertici della serie abbiano cercato di dare una certa continuità di date rispetto al calendario 2018, con due eccezioni: l'evento del Barber Motorsports Park si sposta di due settimane, mentre lo Iowa Speedway ritorna ad una gara in notturna su richiesta dei fans, tornando indietro nel calendario di due settimane. Per il resto poche le novità di una stagione dove si correrà su sette tracciati permanenti, cinque cittadini e cinque ovali.

La tradizionale partenza sarà il 10 marzo da St. Petersburg, per il nono anno consecutivo sede di apertura del campionato, a cui farà seguito la new entry Austin, sul COTA inaugurato nel 2011. Maggio sarà dedicato ad Indianapolis, con la gara sullo stradale prevista per l'11 maggio e l'edizione 103 della 500 Miglia di Indianapolis programmata per il 26, mentre giugno proporrà ben tre appuntamenti con il double header di Detroit, la gara di Fort Worth e Road America. Anche a luglio tre appuntamenti: Toronto, Iowa e Mid-Ohio, prima di lanciarsi nel rush finale che vedrà l'IndyCar correre a Pocono (fino a quest'anno chiusura del campionato), al Gateway Motorsport Park, per poi chiudere la stagione a Portland e a Laguna Seca che rientra in calendario dopo un'assenza di ben 15 anni.

Vincenzo Buonpane