Prototype - Già al pronti via c’è il contatto tra il poleman Vautier e Oliver Pla, con quest’ultimo costretto ad un ritiro immediato per i danni riportati sulla sua Nissan-Ligier. Dopo i primi pit stop Taylor, su Cadillac #10, prende il comando della gara precedendo Nasr, sulla Cadillac #31, mentre Vautier scivola in quarta piazza. Grazie al regime di full course yellow (causato da un... gazebo in pista!) Castroneves, su Acura Penske #7, prende il comando precedendo Derani.

Le posizioni si invertono due ore dopo, nel corso della sesta ora, con l’Acura #7 costretta al ritiro e  Montoya, sulla gemella #6, che conquista la seconda posizione. Ancora Vautier, protagonista in negativo, viene penalizzato con un drive-through a causa di due contatti, prima di finire violentemente a muro a due ore dal termine. Nelle ultime ore di gara Derani si limita ad amministrare il vantaggio sugli inseguitori: dapprima tenendo a bada la Mazda #55, scivolata poi in sesta posizione a causa di ripetuti problemi alla frizione, e poi la Cadillac #10 di casa Taylor afflitta da problemi di surriscaldamento. A chiudere il podio la Cadillac-Dallara di Nasr-Conway-Curran, l’unica superstite della’Action Express; anche in Florida per le LMP2, che seguono il regolamento ACO, non c’è stata storia con miglior piazzamento il quarto posto della Oreca #54 del CORE Autosport e la quinta posizione della Ligier #32 dello United Autosport.

GTLM – Prima vittoria in una grande classica per la Porsche 911 a motore centrale, mentre subito in difficoltà le Corvette con la #4 guidata da Milner ai box per una foratura. A comandare le danze le due BMW M8 fino alla prima sosta, dov’è accaduto quasi un harakiri in casa Ford: con Hand e Westbrook usciti contemporaneamente dalla piazzola e finiti a contatto, fortunatamente senza subire danni. Allo scoccare della sesta ora la BMW #25, con De Phillippi al volante, conduce la gara incalzata dalla Ferrari #62, guidata dal sempre efficace Vilander, e dalla Porsche #911 di Tandy. Ultime ore ricche di adrenalina e cambi di posizione, con Vilander che passa al comando ai danni di Pilet (Porsche #911), mentre Bruni danneggia il diffusore della sua Porsche ed è costretto ad una sosta supplementare. A risalire in seconda piazza è la BMW #25 con Sims che pressa la Porsche di Tandy fino allo spasmo, tanto da tagliare il traguardo quasi in volata con il pilota della casa di Stoccarda, primo per appena sei secondi. A chiudere il podio ci pensa l’altra Porsche #912; quarta piazza per la Ford #67 che ha avuto la meglio nell’ultimo quarto d’ora sulla Ferrari del team Risi Competizione.

GTD – Nella classe minore ad avere la meglio è stata ancora una volta la Lamborghini, questa volta rappresentata dal Paul Miller Racing con Sellers-Snow-Lewis: il trio ha occupato per quasi tutte le dodici ore  i vertici della classe. Durante la gara si sono visti diversi avvicendamenti fra le Lexus e le Mercedes; tutto si è deciso ad un’ora dal termine, quando Sellers ha infilato la Mercedes #33 di Bleekemolen che non ha saputo opporre resistenza. Grande rimonta per il nostro Alessandro Balzan, sulla Ferrari del team Scuderia Corsa, che nel finale ha superato sia l’Audi #29 che, a cinque minuti dal termine, la Mercedes #33.

CLASSIFICA 12 ORE DI SEBRING

L’equipaggio della Cadillac-Dallara, del Mustang Sampling Racing, composto da Albuquerque-Fittipaldi-Barbosa lascia la Florida al vertice assoluto. Prossimo appuntamento tra meno di un mese: il 13-14 aprile sul circuito stradale di Long Beach.

CLASSIFICA CAMPIONATO IMSA

Michele Montesano