Una scelta, quest'ultima, motivata dal fatto che a primavera inoltrata si potrà usufruire di giornate più lunghe e calde, permettendo ai visitatori di godere al meglio degli spettacoli in pista, oltre a facilitare la mobilità cittadina. 

Altra novità, non meno rilevante, il cambio di location con la città di Modena che prenderà il posto della storica Bologna. Poco meno di 60 km di distanza tra le due cittadine ma un unico comune denominatore: la passione per i motori. Non è un mistero che l'Emilia Romagna sia la "terra dei motori" per eccellenza, come testimoniato dai numeri: 9.500 aziende che operano nella filiera automotive, 100.000 addetti altamente specializzati ed export che vale più di 10 miliardi di euro all’anno.

Ma perchè proprio Modena?  30 minuti di distanza da Bologna, in Emilia-Romagna, e in una posizione comodissima a tutte le principali arterie di comunicazione. Inoltre il gruppo BolognaFiere comprende anche ModenaFiere con padiglioni idonei ad ospitare la parte espositiva di Motor Show, oltre ad un autodromo di due chilometri perfetto per adattarsi a tutte le discipline della kermesse. Ma oltre alle caratteristiche logistiche, la città di Modena sembra perfetta per ospitare un evento motoristico di tale portata, grazie alla presenza di uno degli atenei più qualificati per il settore dell'automotive, che grazie all'unione con l’Università di Bologna, Ferrara e Parma, ma anche con le più importanti realtà del settore come Ferrari, Lamborghini, Dallara, Ducati, HaasF1Team, HPE COXA, Magneti Marelli, Maserati, Pagani e Scuderia Toro Rosso, ha permesso la nascita della "Motorvehicle University of Emilia-Romagna".

Ma il Motor Show pèotrebbe rivelarsi una ghiotta opportunità per la cittadina emiliana, come sottolineato dal Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: "Il Motor Show cambia, entrando ancora di più nel cuore della Motor Valley dell’Emilia-Romagna, una delle realtà territoriali più ammirate al mondo, dove si trovano capacità e saperi incredibili, da cui nascono i grandi marchi dell’automotive, perfezione motoristica associata a design e linee sempre capaci di stupire. Arriva a Modena, provando a cambiare anche la sua formula, scegliendo quella del Festival, con la rassegna accompagnata da eventi diffusi sul territorio e il coinvolgimento dell’intera città e del territorio, in un contesto che vede un circuito museale regno dell’arte motoristica: realtà sia pubbliche sia private che vanno dal Museo della casa natale di Enzo Ferrari al Museo Ferrari a Maranello, dal Museo Pagani di San Cesario alle collezioni di auto storiche di Righini nel castello di Panzano a Castelfranco e a quella di Umberto Panini. La Motor Valley dell’Emilia-Romagna è da sempre un ingranaggio essenziale dell’economia regionale e negli anni ha saputo imporsi all’attenzione internazionale sempre più anche come una ‘destinazione turistica’ – basti pensare agli oltre 500mila visitatori annui dei due musei Ferrari di Modena e Maranello – capace di portare nel mondo il nome dell’Emilia-Romagna. Il Motor Show, che da fine anni ’70 è la grande festa dei motori emiliano-romagnola, nata come risposta della nostra terra ai grandi Saloni di Torino e Ginevra, si terrà nel cuore pulsante della nostra Motor Valley, con l’auspicio che possa diventarne ancora di più l’emblema e lo spettacolare palcoscenico".

Bologna "lascia" con i seguenti numeri dell'edizione 2017: 370 espositori, 33 case auto e moto; grandi scuderie internazionali, musei e collezioni private; 45 gare ed esibizioni di free style; 280 mila presenze di pubblico pagante e proveniente da tutte le regioni italiane; più di 13 mila articoli tutti positivi, sui media, milioni di interazioni sui social network. Se la novità Modena si sarà rivelata una scelta azzeccata, lo si saprà solamente dopo la quattro giorni che si terrà dal 16 al 19 maggio, con il programma in fase di definizione e che sarà illustrato ai partners e agli espositori nelle prossime settimane.

Vincenzo Buonpane