L'ex-pilota di Formula 1 ed attuale consulente e talent scout per Red Bull, Helmut Marko, ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale Formula1.com, nella quale ha parlato della stagione in corso del suo team, del rapporto con Renault, dei programmi per il 2015 e concluso con qualche battuta sul giovane Max Verstappen (16 anni) che l’anno prossimo debutterà nella massima categoria con la Toro Rosso al posto di Jean Eric Vergne.

In questa intervista Marko esordisce rivelando che la ritrovata competitività della Red Bull rispetto ai test disastrosi è da attribuirsi al lavoro costante del team anglo-austriaco e ad un rapporto stretto con Renault, pur tenendo a precisare che Red Bull per molti anni è stata cliente Renault così come gli altri team, e solo i successi degli ultimi anni hanno permesso a Red Bull di avere un rapporto più stretto con il motorista francese, il quale aveva un occhio di riguardo verso Lotus. A dimostrazione di ciò bisogna tornare indietro all’anno scorso, quando le Lotus mettevano davvero paura a Red Bull con la loro competitività. Oggi le cose sono cambiate e se la Lotus si trova nell'attuale situazione è segno che Red Bull sta diventando il team di riferimento per Renault precisando che ci sono discussioni con Renault per un lavoro a lungo termine.

A precisa domanda su Sebastian Vettel e la sua sfortunata stagione in confronto alle passate quattro, Marko risponde che tutti hanno problemi, non soltanto Seb. L'austriaco precisa che in Red Bull stanno lavorando sodo per dare a Seb e Daniel una power unit più competitiva che possa essere una vera alternativa a Mercedes. Nelle prime gare del 2015 sarà dura ma dalla stagione europea Red Bull sarà più vicina a Mercedes. Sebastian è anche al centro delle voci che lo vorrebbero in un team diverso da Red Bull nel 2015 ma Marko non si sbottona, facendo però intendere che Sebastian rimarrà in Red Bull anche l’anno prossimo nonostante queste voci: anzi, ci ride un po’ su, ammettendo che è difficile stare dietro a questi rumors di mercato. A Marko è stato chiesto se senza l’esplosione di Ricciardo sarebbe stata una stagione fallimentare per Red Bull ma lui non concorda, ammettendo che sia in Canada che in Ungheria entrambi potevano vincere ma le safety car hanno sfavorito Sebastian Vettel avvantaggiando Daniel Ricciardo.

Arriviamo poi al punto cruciale: l’esordio in Formula 1 nel 2015 del giovane Max Verstappen, figlio di Jos. Dietro al passaggio in Red Bull di Verstappen c’era proprio la mano di Marko, che ha fiutato l’affare e l’ha portato nel mondo Red Bull, consentendogli di esordire l’anno prossimo a 17 anni con la Toro Rosso. Marko ammette che Verstappen è un talento eccezionale che nasce una volta ogni 10 anni. A domanda su chi lo paragonerebbe, Marko non ci pensa due volte e fa il nome di un mito come Ayrton Senna. Paragone un po’ azzardato, ma Marko spiega che mentalmente Max è più grande dell’età che dimostra e riguardo le sue doti al volante aggiunge che guida dall’età di quattro anni, e quindi il team si aspetta che sia già competitivo dalla prima gara. Marko inoltre spiega che su Verstappen stanno lavorando intensamente, conferma che farà dei turni al venerdì, ha anche fatto 400 km di test in Italia ed è sul simulatore appena possibile e si sta allenando con esperti sul fisico e sulla mentalità.

Marko chiude l’intervista parlando delle aspettative di questo finale di stagione che riserverà i doppi punti nella gara finale di Abu Dhabi. Nonostante la buona prova Red Bull di Singapore, le Mercedes restano veloci e imprendibili mentre Ferrari e Williams si stanno avvicinando. La Williams in particolare è un avversario particolarmente pericoloso. Marko ammette che non hanno perso le speranze di vincere il titolo piloti pensando ad Abu Dhabi e ai doppi punti. Pungente come sempre e mai banale Helmut Marko.

Marco Pezzoni

{jcomments on}