Gara 1

Continua il dominio della Lexus anche sulle Ardenne, con la pole position e la vittoria indisturbata per l'equipaggio Costa-Frommenwiler (Emil Frey Lexus), nonostante l'ingresso di due Safety Car a spezzare la gara. Partenza regolare per il poleman Costa seguito da Mac (Ferrari), Bell (McLaren ), Ledogar (McLaren), Rueda (BMW) e Dolby (Lamborghini Gallardo), mentre perdono delle posizioni Szymkowiak (Mercedes) ed i nostri Caldarelli (Ferrari) e Liuzzi (Lamborghini). Al secondo giro iniziano i duelli tra Dolby e Liuzzi e la Mercedes di Szymkowiak e Cladarelli, mentre, dopo l'ottima partenza, Fontana (Lamborghini) si fa sotto a Farnbacher (Lexus). Ma al terzo passaggio iniziano le sorprese: Konrad (Mercedes) perde il punto di frenata e va’ al contatto con Sini (Aston Martin) per entrambi c’è il ritiro e, per spostare le vetture incidentate, entra in pista la Safety Car a ricompattare il gruppo. Alla ripartenza uno scatenato Caldarelli supera Rueda mentre a darsi battaglia per la terza piazza ci pensano Ledogar ed un indiavolato Szymkowiak che, al sesto passaggio, tenta una manovra kamikaze a Les Combes: nel contatto la McLaren resta ferma sul tracciato e deve rientrare la Safety Car per favorire il lavoro dei commissari di percorso. Caldarelli eredita così la quarta posizione mentre Liuzzi è costretto a rientrare lentamente ai box per una foratura con Fontana che ne approfitta salendo all'ottavo posto. Szymkowiak, attardato, supera prima Biagi e poi cerca di passare l’altra Lamborghini dell’Imperiale Racing di Fontana, che prima resiste alla Bus Stop ma poi cede la posizione alla Source. Mentre Costa conduce la gara in solitaria, Mac e Bell sono ripresi da Caldarelli che cerca di lasciare la Ferrari nelle mani del suo team mate al terzo posto. Dopo la finestra del cambio pilota a comandare le danze è sempre la Lexus di Frommenwiler (subentrato a Costa) con nove secondi sulla BMW di Bouveng risalita in seconda posizione (complice il cambio pilota anticipato di Rueda), mentre la Ferrari di Ramos (subentrato a Mac) è scesa in terza posizione; seguono Postiglione (Lamborghini) e Cioci (Ferrari) in lotta per la quarta piazza, mentre Piquet Jr. (sulla BMW del Teo Martin) è salito in sesta posizione dopo una lotta con Balfe (McLaren) e Meadows (su Bentley). Nelle fasi finali ad infiammare la gara ci pensano Postiglione e Cioci, con il romano che pressa costantemente il potentino che, a sua volta, rintuzza ogni attacco andando anche oltre i limiti della pista (in seguito verrà sanzionato di cinque secondi) ma facilitando, nel frattempo, il riavvicinamento di Piquet Jr. Poco dopo lo sfortunato Cioci è costretto ad alzare bandiera bianca a causa di una foratura regalando, così, la quarta posizione alla BMW del brasiliano con la gara. gli ultimi giri di gara scorrono via tranquilli con la Lexus che conquista la terza vittoria consecutiva e la seconda per l'equipaggio Costa-Frommenwiler;  vittoria di classe ProAm, e sesto assoluto, per la Bentley di Witt-Meadows mentre a vincere nella classe Am è l'equipaggio Moissev-Rizzo del rientrante team Kaspersky.

CLASSIFICA GARA-1
 
Gara 2
A segnare la pole position sul bagnato è uno scatenato Postiglione in cerca di riscatto ma gara che vede mancare all'appello ben quattro vetture: la Mercedes MS, le Ferrari di SF ed FF e la Lamborghini Gallardo del Wessex. L'italiano parte indisturbato davanti a Tappy (McLaren), Mario Farnbacher (Lexus), Khodair (Mercedes), Frommenwiler (Lexus), Meadows (Bentley), Venturini (Lamborghini), Ramos (Ferrari) e Piquet (su BMW). Al secondo passaggio Meadows supera la Frommenwiler, e a quello successivo si fionda sulla quarta posizione occupata da Khodair. Solamente al quarto giro, e dopo un lungo pressing, Farnbacher supera Tappy e si lancia all'inseguimento di Postiglione mentre Piquet sopravanza Frommenwile, salendo così al sesto posto. Più indietro a battagliare per il nono posto ci sono Venturini, Cioci (su Ferrari) e Calamia (Aston Martin). Uno scatenato Meadows supera Tappy e si ricongiunge al duo di testa mentre sono da segnalare il ritiro di Ramos per un problema al motore e Dejonghe (sull’Aston Martin del Brussels Racing) per un’avaria ai freni. Tappy inizia a perdere posizioni venendo superatoprima da Khodair e poi da Piquet; nel frattempo anche Cioci recupera superando Venturini. Meadows rompe gli indugi e supera Mario Farnbacher conquistando la seconda posizione con Postiglione che può respirare un po’ dopo una strenua difesa della propria posizione.  In prossimità del cambio pilota inizia a piovere nella parte alta del circuito, circostanza che favorisce Cioci che supera Tappy all'esterno a Les Combes. La pioggia inizia a diventare più insistente e numerosi piloti finiscono in testacoda: Liuzzi, Beirao, Ling, Biagi, Costa, Ledogar, Moiseev ma l'unico a ritirarsi è Szymkowiak. Solo il duo di testa Postiglione-Cioci resiste, con una guida funambolica, con gomme slick sulla pista allagata con il lucano dell’Imperiale Racing che lascia la vettura nelle mani di Fontana al primo posto mentre il romano cede la Ferrari al team mate Perazzini al secondo posto, appena prima dell'ingresso della Safety Car. La gara riprende quando mancano meno di otto minuti con Dominik Farnbacher che riagguanta prima la terza posizione su Benham e poi la seconda su Perazzini. Fontana resiste al ritorno del pilota Lexus ma i due vanno al contatto alla Source con Perazzini che ne approfitta e sale al primo posto. Farnbacher si riprende la prima posizione superando a Les Combes Perazzini, mentre Costa supera la McLaren Benham, e va ad insidiare Fontana con i due che nell'ultima tornata vanno al contatto:  lo spagnolo spedisce nella via di fuga l'italiano, venendo sanzionato poco dopo. Seconda vittoria, e primato in classifica per i fratelli Farnbacher con la Lexus che conquista la quarta vittoria in altrettante gare. Bellissima la prestazione della Ferrari di Cioci-Perazzini secondi assoluti e primi di classe ProAm, mentre bissano il successo di gara uno nella classe Am Moissev-Rizzo con la Ferrari del team Kaspersky.

CLASSIFICA GARA-2

Prossimo appuntamento il 10-11 giugno sul circuito del Paul Ricard.

Michele Montesano