E' partito nel segno della casa bavarese il nuovo corso del Campionato Italiano Gran Turismo, e della serie endurance in particolare. Nella nuova proposta del 2019 del GT Italiano, la Bmw M6 GT3 di Comandini-Johansson-Krohn ha vinto la prima gara stagionale di tre ore in quel di Monza, contraddistinta da tanti colpi di scena ed un meteo imprevedibile.

La pioggia caduta nel corso della gara ha infatti condizionato notevolmente la prima parte di tutti i protagonisti, partiti con le gomme rain ma costretti a rientrare col passare dei giri per via del migliorare costante della pista. Nemmeno il tempo di prendere confidenza coi nuovi assetti che un nuovo scroscio d'acqua, questa volta più consistente, ha scombussolato nuovamente le carte in tavola, con tutti coloro rientrati in pit lane in precedenza obbligati a fare un'altra entrata in corsia box. Tra questi non compariva la Lamborghini Huracan Supertrofeo #102 di Demarchi-Cristoni-Michelotto, che restando in pista con le rain si è tolta lo sfizio di condurre in testa per un'ora abbondante davanti alle più potenti Gt3.

Una situazione che ovviamente non si sarebbe potuta protrarre per tutto il resto della corsa, considerando il ritmo maggiore delle vetture della classe regina messo in mostra con le condizioni della pista stabilizzate, seppur sotto una pioggia battente. E così si è iniziato a delineare un quadro più consono ai pronostici, seppur non esente da colpi di scena, anzi. Problemi di dechappamento hanno messo fuori dai giochi per la vittoria diversi potenziali protagonisti, a partire dalla Ferrari 488 #25 di Di Amato-Vezzoni e le due Lamborghini Huracan di Imperiale. Un vero e proprio peccato per lo spettacolo, considerando il ritmo di gara che stavano sostenendo.

Gli affari per la prima posizione sono diventati ben presto una faccenda tra la Ferrari #27 di Fisichella-Villeneuve-Gai e la Bmw #15 di Comandini-Johansson-Krohn. Le due vetture hanno corso gran parte della seconda ora una nella scia dell'altra, in un duello tutto di nervi e con la pioggia andata scemando. Gli istanti decisivi della corsa sono stati quelli immediatamente successivi all'ultimo cambio pilota, con Fisichella subentrato al canadese e Krohn al collega svedese, tornati alle gomme d'asciutto. Il pilota romano è stato infatti autore di un lungo in prima variante, che ha permesso al nordico di prendere il comando, insieme a qualche metro prezioso di vantaggio. Per Fisico oltre al danno è arrivata anche la beffa dato che, dopo alcuni vani tentativi di ricucire il gap, la sua Ferrari ha iniziato a fare le bizze, costringendolo ad alzare irrimediabilmente il piede. Con ancora tanti minuti sul cronometro, il driver della Scuderia Baldini ha provato ad arrivare al traguardo, seppur perdendo posizioni su posizioni, ma alla fine ha dovuto mestamente alzare bandiera bianca. Di tutto questo, oltre all'equipaggio Bmw, sono stati bravi ad approfittare Mancinelli-Cioci-Veglia con la Ferrari di Easy Race, alla fine secondi dopo una gara iniziata a rilento ma terminata con una bella lotta per il podio.

Quest'ultimo è stato completato dalla Lambo di Imperiale #19 condotta da Pull-Perolini-Gersekowski, bravi a rimontare dopo il problema di foratura nelle fasi iniziali. Chiudono la top five le due Mercedes di Antonelli, con la #21 di Linossi-Colombo-Palma in lotta per il terzo posto fino a pochi istanti dal termine ma alla fine beffati sul filo di lana. Per loro una gara comunque non semplice. Dietro di loro le altre due Huracan, la #63 scivolata indietro per una sfortunata foratura, e la #88 della Lp Racing, in lizza per il podio nella fase centrale della corsa.

Nelle altre classi, in Gt Light la netta vittoria è andata alla Lambo #102 Supertrofeo, mentre nella GT4 la Ginetta G50 di Magnoni-Schjerpen ha sbancato la competitiva concorrenza composta dalle Bmw M4 e dalle Porsche Cayman.

Il prossimo appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo Endurance sarà nel weekend del 17-19 maggio sul circuito di Misano.

Alessio Sambruna