Che il mondo delle corse GT abbia attratto e stia attraendo molti giovani piloti non è certo una novità. In queste ultime stagioni sono state tante le giovani promesse che si sono dedicate alla carriera sulle vetture a ruote coperte, abbandonando il sogno della Formula 1 che ogni giovane che corre in monoposto porta con sè, per costruirsi un solido futuro nelle competizioni Turismo, Endurance e GT. A questa tendenza non è sfuggito nemmeno il campionato italiano Gran Turismo, che già da parecchie stagioni vede tanti giovani tra le sue file; in questo 2018 basta citare i vari Altoè, Baruch, Veglia, Vedel ai quali si aggiungeranno altri due protagonisti di calibro internazionale per l'imminente round di Vallelunga.

Stiamo parlando di Antonio Fuoco e Mattia Drudi, che effettueranno entrambi il loro esordio in questo campionato. Il ventiduenne della Ferrari Driver Academy, attualmente impegnato nella Formula 2, correrà con la Ferrari 488 GT3 della Scuderia Baldini, che per l'occasione schiererà due vetture. Al fianco della 488 di punta, affidata a Gai-Fisichella, ne verrà allestita un'altra appunto per il giovane calabrese e per Eddie Cheever III. Se per Fuoco, reduce dal weekend di Monza, si tratta del debutto assoluto, per l'italo-americano quello sul tracciato laziale sarà un ritorno sia nel Campionato Italiano GT che tra le fila del team romano. Il venticinquenne ha infatti corso e vinto con le Ferrari di Baldini nel 2016, stagione nella quale si è laureato campione tricolore.

Le novirtà introdotte dal team attualmente in testa alla classifica sono state prontamente replicate da uno dei principali avversari per questo titolo 2018: Audi Sport Italia. Dopo Marcel Fassler, Benoit Treluyer e Jamie Green, sarà il giovane romagnolo Mattia Drudi ad affiancare l'israeliano Bar Baruch, con l'obiettivo di dare il suo contributo per quel titolo che la compagine di Emilio Redaelli inseue in una serrata e avvincente bagarre. Mattia è impegnato quest'anno nella Porsche Supercup, nella quale ha conquistato quattro podi nelle ultime cinque gare, tra cui l'ultimo di domenica scorsa a Monza. L'impegnativa stagione del ventenne figlio d'arte è stata arricchita anche da un'apparizione a Silverstone della European Le Mans Series con un prototipo di classe LMP3, con cui non ha affatto sfigurato. La curiosità di vederlo al via di una vettura GT3 per lui tutta nuova ed insieme a tanti altri agguerriti avversari è quindi molta.

Non ultimo, il team BMW Team Italia ha annunciato colui che sarà al fianco di Stefano Comandini per i restanti round stagionali sulla M6 GT3. Si tratta dell'olandese Max Koebolt, che erediterà il sedile occupato in questo 2018 da Alberto Cerqui, Bruno Spengler e Jesse Krohn. Ventunenne e originario di Heemskerk, Koebolt è impegnato in questa stagione nel Campionato europeo GT4, nel quale occupa la terza posizone momentanea. Nonostante la sua giovane età, il palmares dell'olandese vanta tre titoli nazionali karting e le vittorie nel Supercar Challenge 2014, nell'European Series Nothern Cup e nel BMW Sport Trophy.

Alessio Sambruna