Il cognome Piquet è da sempre intriso di leggenda e ha scritto pagine memorabili della storia della Formula 1 e del motorsport. Dopo Nelsinho, c'è un altro figlio d'arte che, nelle categorie minori, sta proseguendo la dinastia del tre volte Campione del Mondo di Formula 1. Stiamo parlando di Pedro Piquet, pilota del team Trident di Formula 3, che abbiamo avuto il piacere di incontrare nell'hospitality del team italiano a Monza. Posato, simpatico e con la testa sulle spalle. E' questa la prima impressione che fa il giovane brasiliano a chi si approccia a lui per la prima volta, a dimostrazione che la sua famiglia è stata davvero un punto di riferimento per lui. E a confermarcelo è lo stesso Pedro: "Ho un rapporto meraviglioso con la mia famiglia. Il fatto che sia mio padre, sia mio fratello siano stati entrambi piloti mi aiuta molto, sono molto prodighi di consigli nei miei confronti. Sono fortunato ad avere il supporto di mio padre,non mi mette pressione, lui vuole solo che io faccia ciò che mi rende felice, e lo stesso vale per mio fratello, che per via dell’età sento più vicino a me rispetto a mio padre, che mi aiuta molto. Si, la mia famiglia è molto importante per me". Veniamo alla tua stagione. Reputi ci siano più aspetti positivi o più aspetti negativi? Puoi tracciare un tuo bilancio personale? "Per me ci sono più aspetti positivi. Ok, ho avuto dei problemi soprattutto nella parte iniziale della stagione che avrebbero potuto danneggiarmi mentalmente. Ma da Budapest in poi le cose sono migliorate, ho incominciato a guidare in maniera più importante, per raggiungere il target giusto per questa categoria che è quello di centrare la Top 5-Top 6 in ogni weekend". Veniamo dal tragico weekend di Spa. Dove ti trovavi al momento dell'incidente e che ricordo personale hai di Hubert? "Eravamo qui in Trident quando l’ho saputo. E’ stato brutto e difficile perché non si avevano molti dettagli, ma una volta che abbiamo appreso della morte di Anthoine è stato molto triste e complicato accettarlo. Un suo ricordo? Se potessi cancellare quel fine settimana lo farei e lo manderei a correre in questo weekend". E' il tuo secondo anno in Trident. Come ti trovi con la scuderia e con il personale che ne fa parte? "Ho guidato con loro l’anno scorso in Gp3 e ho deciso di rimanere in Trident perché è un team che amo e con cui mi trovo molto bene. Sono a mio agio con i ragazzi, è un ambiente molto amichevole e ora ci attendono altre due gare per cercare di fare il massimo prima della fine della stagione". Hai dei migliori amici nel paddock? E chi sono invece i tuoi rivali? "Beh.. migliori amici non proprio. Sono amico di tutti i miei compagni di squadra, perché penso che esserlo sia molto importante e nutro rispetto per tutti gli altri. Rivali? Può esserlo un pilota con cui gareggi contro per 10 anni, ma generalmente lo sono tutti quelli con cui lotti ad ogni gara e in ogni weekend". Quali sono i tuoi programmi per il prossimo anno? "Migliorare in continuazione, imparando dagli errori di questa stagione, in modo da poter essere in una buona posizione per competere per il campionato il prossimo anno". Quando non guidi quali sono i tuoi hobby? "Quando non guido… vado in kart! Nel mio tempo libero guido in continuazione, sempre!" Da Monza - Vincenzo Buonpane