Per quanto riguarda le prime tre gare (Melbourne, Sakhir e Shanghai), Sainz ha ottenuto due noni posti ed un ritiro, mentre Max Verstappen è sempre rimasto nella Top 10. Durante la gara di Sochi, proprio a casa di Kvyat, il russo della Red Bull ha effettuato manovre ritenute scorrette nei confronti del ferrarista Vettel. Da qui la decisione di punirlo (nonostante la stagione positiva fino a quel momento) retrocedendolo in Toro Rosso ed automaticamente promuovendo in Red Bull Verstappen. Tutto ciò ha portato non poche polemiche, che hanno fatto discutere su una possibile carriera rovinata per entrambi i piloti, poichè è stato ritenuto ingiusto retrocedere Kvyat dopo le belle gare con la scuderia di Milton Keynes ed al tempo stesso prematuro il passaggio del pilota olandese alla Red Bull. Ma a zittire tutti è arrivata la vittoria (al debutto) colta proprio da Verstappen sul tracciato del Montmelò, che ha premiato ancora una volta la capacità di Helmut Marko nella ricerca di nuovi talenti. Tutto ciò ha fatto si che la Red Bull "rinascesse", anche grazie all'iniezione di fiducia fornita dal talento del figlio di Jos Verstappen, ma dall'altra parte ha sempre più demotivato Daniil Kvyat.

Il russo infatti, ad eccezione del GP di Spagna e di quello di Silverstone, dove ha ottenuto due decimi posti, negli altri round non è più stato capace di concludere nella Top10, ritirandosi anche 3 volte. Ed a mettere i bastoni fra le ruote si sono messi recentemente anche i media russi, i quali hanno parlato di un possibile divorzio fra Kvyat e la Toro Rosso a fine anno. Il brutto periodo di Kvyat ha però favorito lo spagnolo Sainz, che dal Montmelò ad Hockenheim ha sempre ottenuto risultati positivi (eccetto il ritiro a Baku) terminando molto spesso davanti al compagno di squadra. Le positive prestazioni del figlio d'arte hanno fatto sì che la squadra italiana si proiettasse al sesto posto in classifica con 45 punti. La squadra di Faenza, da Spa in poi, dovrà però sapersi difendere dalla McLaren a quota 44 punti e tentare di avvicinarsi alla Force India con 81.

Tornando a Carlos Sainz Jr, grazie alle belle prestazioni ottenute lo spagnolo si era stato persino accostato alla Ferrari, facendo presagire ad un possibile passaggio alla casa di Maranello: un sogno rimasto "in stand-by" almeno per quanto riguarda il prossimo anno, poichè il finlandese Kimi Raikkonen guiderà la Rossa anche nel 2017.

Dunque la prossima settimana si torna in pista, sul tracciato di Spa-Francorchamps. Dal Belgio in poi si potrà solo sperare in un aumento dell'autostima da parte di Kvyat e sul mantenimento di questo standard da parte di Sainz, visto che inevitabilmente (anche a causa dell'impossibilità di aggiornare ulteriormente la Power Unit Ferrari in versione 2015) sarà facile prevedere una progressiva difficoltà da parte della scuderia di Faenza di reggere il passo dei diretti rivali.

Giulia Scalerandi