Evidentemente l'enorme pressione subita e le schermaglie con Hamilton nel corso della stagione avevano lasciato il segno su di lui e, una volta raggiunto l'obiettivo di una carriera sportiva, per Nico Rosberg era giunta l'ora di appendere il casco al chiodo. Una scelta che ha lasciato sgomenti sia gli addetti ai lavori che i vertici di casa Mercedes, che mai avrebbero immaginato di doversi trovare a fronteggiare una simile situazione. Il più sereno di tutti, come è nel suo modo di essere, è stato proprio Rosberg che con la massima tranquillità ha comunicato la sua decisione nel corso del Gala FIA a Vienna, motivandola poi l con un post molto significativo su Facebook: "Da 25 anni era il mio sogno, la mia ossessione: diventare Campione del Mondo di F1. Attraverso il duro lavoro, il dolore, i sacrifici, questo è stato il mio obiettivo. Ora che ce l'ho fatta, che ho scalato la montagna, sono sulla vetta e mi sento bene. La mia emozione più forte, ora, è la profonda gratitudine verso tutti quelli che mi hanno sostenuto e che hanno fatto sì che questo sogno si avverasse. Questa stagione, ve lo dico, è stata dannatamente difficile. Ho spinto come un pazzo dopo le delusioni degli ultimi due anni; hanno alimentato le mie motivazioni fino a livelli che non avevo mai raggiunto. E certo, questo ha avuto un impatto sulle persone che amo. E' stato un sacrificio da parte di famiglia, tutto è stato posto dietro il mio obiettivo. Non riesco a trovare le parole per ringraziare mia moglie Vivian, è stata incredibile. Ha capito che questo era l'anno giusto, la nostra opportunità per riuscirci e ha creato lo spazio per me per recuperare al meglio tra una gara e l'altra, badando a nostra figlia ogni notte, andando oltre quando le cose si facevano difficili e mettendo il campionato al primo posto. Quando ho vinto la gara di Suzuka, dal momento che il destino del titolo era nelle mie mani, c'è stata una grande pressione su di me e ho pensato di terminare in quel momento la mia carriera se fossi diventato campione del mondo. Domenica mattina ad Abu Dhabi sapevo che sarebbe potuta essere la mia ultima gara e questo era sempre più chiaro prima della partenza. Volevo godermi ogni momento della gara, sapendo che sarebbe stata l'ultima... e poi le luci si sono spente e ho avuto i 55 giri più intensi della mia vita. Ho preso la mia decisione lunedì sera. Dopo averci riflettuto per un giorno, le prime persone a cui l'ho detto sono state Vivian e Georg (Nolte, team principal Mercedes, ndr). Subito dopo l'ho detto a Toto. L'unica cosa che rende questa decisione in qualche modo difficile per me è che metto la mia "racing family" in una situazione difficile. Ma Toto ha capito. Sapeva delle mie convinzioni e mi ha rassicurato. Il mio orgoglio più grande nelle corse sarà sempre aver vinto il Mondiale con questo incredibile team di persone, le Frecce d'argento. Ora sono qui a godermi il momento. C'è tempo per assaporare le prossime settimane, per riflettere sulla stagione e godersi ogni esperienza che si presenterà sulla mia strada. Dopo questo, girerò la prossima pagina della mia vita e vedrò cosa ha in serbo per me".

Al comunicato di Rosberg ha voluto replicare anche Toto Wolff, team principale della Casa di Stoccarda: "Questa è una decisione coraggiosa da parte di Nico e testimonia la sua forza d’animo. Ha deciso di lasciare al culmine della sua carriera, da campione del mondo, dopo aver realizzato il suo sogno d’infanzia. Mi ha esposto in maniera talmente chiara le sue opinioni, che ho accettato immediatamente la sua decisione. È impossibile descrivere l’essenza di una persona in poche parole. Ma Nico ha una combinazione speciale di talento e spirito combattivo, e questo l’ha portato al livello attuale. Durante la sua carriera la gente ha pensato spesso che percorresse un cammino dorato, solo perché suo padre è stato campione del mondo. In realtà credo che questo abbia reso la sua sfida ancora più grande, e lo ha costretto a lottare con tutte quelle aspettative sulle spalle. Con Mercedes, Nico è stato un pilota implacabile, è riemerso da momenti difficili e si è guadagnato il rispetto di tutti con la sua tenacia, il suo spirito da combattente e la sua grazia sotto pressione. Dal 2010 ha riversato tutta la sua energia sulla nostra squadra, e siamo diventati più grandi anche grazie a lui. Dobbiamo solo dirgli ‘grazie’ per il contributo incredibile che ha dato per il nostro successo, insieme ai due più grandi piloti di tutti i tempi, Michael e Lewis. Per la squadra questa è una situazione inaspettata quanto eccitante. Stiamo andando verso una nuova era di regole tecniche e ora c’è un posto in Mercedes libero per le prossime stagioni. Ci prenderemo il tempo necessario per valutare le opzioni a nostra disposizione e trovare la strada giusta per il nostro futuro.

Futuro che potrebbe portare Pascal Wehrlein alla promozione dalla Manor, scuderia con la quale ha corso nel 2016, anche se non si possono escludere altre clamorose opzioni visto il rapporto non propriamente idilliaco della Mercedes con Lewis Hamilton. Nelle prossime settimane se ne saprà sicuramente qualcosa in più.

Vincenzo Buonpane