"Credo che la visibilità fosse buona, anche a livello di visione periferica le strutture non ostacolavano la mia visuale, perché comunque sono in linea con gli specchietti. Dunque, non cambia molto rispetto alla normalità. E' qualcosa di diverso, ma questo primo test è andato bene. E' un po' strano non sentire l'effetto del vento ed anche il suono del motore, quindi è leggermente differente" ha dichiarato Daniel alla stampa internazionale che gli chiedeva le sensazioni alla guida con questo nuovo dispositivo montato. "Normalmente - ha proseguito - quando piove abbiamo una sorta di protezione sulla visiera, che serve a far scorrere via l'acqua. Verrebbe applicata la stessa cosa anche a questo dispositivo e quindi non credo che sarebbe un problema neppure provarlo con il bagnato".

La visibilità è forse l'aspetto più delicato e che richiede quindi molte ore di progettazione, quando parliamo di questi nuovi impianti. Il sistema "halo", portato in pista dalla Rossa nei test pre stagionali, aveva sollevato diverse critiche da parte della stampa, ma anche degli appassionati, proprio per quanto riguardava il problema di visibilità. Il piloncino di sostegno montato di fronte agli occhi del pilota avrebbe potuto essere d'intralcio durante la guida: Räikkönen sembrava tranquillo, ma comunque si è andati a cercare un'alternativa. Questo parabrezza è sostenuto da un arco non in linea con gli occhi del pilota e quindi impossibilitato ad infastidire chi sia al volante.

La struttura in materiale anti sfondamento ha superato molti test in laboratorio (a termine dell'articolo vi riportiamo i link per vederli), tra cui una sorta di simulazione dell'incidente di Massa: contro il parabrezza è stato scagliato, alla velocità di 230 Km/h, un proiettile del peso di circa 1 Kg. Il sistema "Aeroscreen" ne è uscito intatto, dando quell'idea di solidità e sicurezza che cerca la FIA per i suoi standard. Proprio in riferimento all'incidente di Felipe Massa si erano create polemiche attorno ad "Halo": il vecchio sistema infatti non garantiva sicurezza in caso di detriti volanti, cosa che invece fa l'aeroscreen di Red Bull.

Naturalmente, nemmeno questo sistema adottato dai "bibitari" è stato accolto a braccia aperte dai puristi del motorsport. C'è sempre una fetta di pubblico che preferisce le vetture completamente scoperte, senza troppe protezioni. Persino lo stesso Lewis Hamilton ha definito il sistema, senza troppi giri di parole, una sorta di "scudo antisommossa". A questi ultimi, che sostengono inoltre il forte anti-estetismo dei sistemi per la protezione della testa, Daniel Ricciardo ha voluto rispondere: "Penso che dovremmo essere un po' più aperti al cambiamento. Ovviamente è una situazione differente, ma nel 2009 le vetture sono cambiate molto dal punto di vista visivo e in molto pensavamo che fossero bruttissime. Tuttavia, ci siamo abituati. Credo che possa accadere la stessa cosa anche in questo caso. Dobbiamo convincerci che quando c'è di mezzo la sicurezza dei piloti il lato estetico non può essere il primo dei problemi".

Test aeroscreen proiettile: http://www.redbullracing.com/video/aeroscreen-static-test-ballistic

Test aeroscreen ruota: http://www.redbullracing.com/video/aeroscreen-static-test-f1-wheel

Alessandro Gazzoni

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