Si chiude la querelle che vedeva coinvolto Sebastian Vettel, in seguito ad una penalità inflitta nell’ultimo Gran Premio del Canada, contestata dal team Ferrari. I quattro commissari presenti a Montreal, dopo le nuove prove presentate dal team Ferrari, hanno deciso di non rivedere la decisione presa durante l’ultimo GP.

Facendo un passo indietro ricordiamo perché si è arrivato a questo. Durante l’ultimo Gran Premio del Canada, Sebastian Vettel ha commesso un errore alla chicane 3-4. La perdita della vettura in sovrasterzo ha causato un fuoripista del pilota tedesco, che rientrando sul tracciato avrebbe, a detta dei commisari, compiuto la manovra in modo non sicuro.

Durante la gara il collegio dei commissari aveva comminato a Vettel una penalità di 5 secondi, causando la perdita della vittoria e l’ira del pilota tedesco. Subito dopo la gara, il caso aveva scatenato piloti, addetti ai lavori e tifosi da tutto il mondo, che nella maggior parte dei casi si sono schierati al fianco del ferrarista.

Il team Ferrari, dopo aver pensato al ricorso, ha deciso di presentare una serie di nuove prove sull’innocenza del proprio pilota, offrendo dettagli che i delegati FIA non potevano disporre al momento del verdetto. Oggi, rappresentata dal direttore sportivo Laurent Mekies, la Ferrari è stata convocata alle 14:15 dal collegio presieduto da Emanuele Pirro.

Dopo un colloquio durato poco più di 20 minuti, a circa due ore dalla consultazione, la decisione è stata di rigettare le nuove tesi offerte dal team del Cavallino. All’interno del comunicato emesso dalla FIA nel pomeriggio odierno, si legge che: i nuovi elementi, non disponibili durante la competizione, non sono stati valutati come significativi e rilevanti”.

Ora ci si pone una domanda: questa decisione farà propendere ad un inasprimento delle sanzioni d’ora in avanti, o nei prossimi mesi verrà ridiscusso i regolamento sportivo?

Samuele Fassino