La nona stagione della Pirelli in qualità di fornitore unico di pneumatici per la Formula 1 si è aperta ufficialmente oggi con la prima giornata di test sul circuito di Montmelò. Per l'occasione, il Racing Manager Mario Isola ha fatto il punto della situazione in merito alle novità che andranno a contraddistinguere lo schieramento: dai soli tre colori che caratterizzeranno le cinque mescole, sino allo sviluppo delle gomme in versione prototipo in vista dell'annata 2020.

TRE COLORI, CINQUE MESCOLE

Al fine di semplificare la comprensione delle strategie di gara, saranno soltanto tre i colori che andranno a caratterizzare le mescole presenti in ciascun week-end: la gomma sarà quindi dotata di una banda bianca per identificare il compound più duro tra quelli a disposizione, mentre il giallo ed il rosso andranno rispettivamente a contraddistinguere la mescola media e quella soft. In totale, saranno comunque cinque i compound a disposizione nell'arco della stagione, i quali verranno numerati da 1 a 5 andando dal più duro al più soffice. "Selezioneremo le tre mescole a disposizione per ogni week-end di gara in base alle caratteristiche della pista e ad altri fattori - ha spiegato Mario Isola - il tutto tenendo anche in considerazione la nuova metodologia di costruzione, realizzata al fine di gestire in maniera ideale la temperatura della gomma e controllare le possibili influenze derivanti dal nuovo pacchetto aerodinamico. Il nostro obiettivo, da questo punto di vista, è quello di ridurre la quantità di superficie surriscaldata e prevenire il blistering che si è verificato in alcune circostanze lo scorso anno".

DIREZIONE 2020-2021

Importanti novità sono anche al vaglio per quanto riguarda la stagione 2020: a questo scopo, durante le sessioni di test verranno utilizzate la cosiddette gomme in versione "laboratorio" prive di banda colorata, le quali verranno valutate in vista di possibili evoluzioni per il futuro: "Abbiamo deciso di effettuare una serie di prove sugli pneumatici in vista del 2020 sino all'inizio del mese di Settembre - ha proseguito Isola - al fine di poter poi proseguire i test sulle 18" già dopo alcune settimane. Le discussioni in merito alla location di questi test ed alle vetture da utilizzare sono ancora in corso d'opera con FIA e team. A complicare il tutto c'è il fatto che il regolamento tecnico per il 2021 non è ancora stato definito, pertanto diventa difficile per le squadre capire come realizzare le mule-car che possano essere sufficientemente rappresentative".

TEMPERATURE E PRESSIONI DIFFERENTI

Un intervento introdotto quest'anno da Pirelli è quello relativo alla riduzione delle temperature d'esercizio delle termocoperte: le gomme posteriori avranno infatti una soglia di 80°, mentre all'anteriore il valore rimarrà immutato agli attuali 100°. Questo al fine di aiutare il processo di riscaldamento all'anteriore e contemporaneamente ridurre il rischio di graining, specialmente in presenza di condizioni ambientali poco favorevoli. Di conseguenza, anche la pressione degli pneumatici posteriori verrà ridotta in accordo con squadre e Federazione.

NUOVE INTERMEDIE E FULL WET

Una nuova gamma di pneumatici intermedi è stata realizzata quest'anno da Pirelli, al fine di coprire un range più ampio di condizioni. Questo comporterà un crossover decisamente più marcato sia rispetto alle slick che alle full wet, aumentando di conseguenza anche le performance in presenza di asfalto bagnato. Isola ha poi parlato anche delle novità relative alla mescola utilizzabile in condizioni di bagnato estremo: "Anche la gomma da pioggia è completamente nuova, con un profilo ridisegnato che offre una maggiore prevenzione all'aquaplaning ed una migliore guidabilità in condizioni di pioggia intensa". Il tutto senza prevedere una doppia omologazione per i due set da bagnato: quest'anno, infatti, la maggiore versatilità dei compound farà sì che non vi sia più un duplice range utilizzabile in base alle temperature dell'asfalto.

UNA FORBICE PIU' AMPIA

Rispetto al recente passato, i cosiddetti "working ranges" risulteranno leggermente incrementati proprio per prevenire i rischi di surriscaldamento. Le C1 lavoreranno in un valore compreso tra i 110° e i 140°, le C2 tra i 110° e i 135°, quindi le C3 tra 105° e 135°, le C4 tra 90° e 120° ed infine le C5 tra 85° e 115°.

Novità apparentemente di poco conto se messe a confronto con le "rivoluzioni" del passato, ma che testimoniano il continuo impegno di Pirelli nel saper coniugare le esigenze di scuderie e Federazione, spesso tra loro divergenti.

Dal nostro inviato - Marco Privitera