Deal done, come direbbero gli inglesi. La Renault chiude l’acquisizione della malmessa Lotus, sancendo di fatto il rientro in prima persona nel Circus della Formula 1. Un Circus che ha sempre più bisogno di costruttori e in questo senso il rientro in prima linea della Casa francese è un buon segnale per tutto l’ambiente. Mercedes, Ferrari e Renault come costruttori primari, con Honda in qualità di fornitore di motori alla McLaren: il 2016 si preannuncia quindi più che mai interessante.

La sede del team rimarrà ad Enstone (come ai fasti dell’era Alonso) mentre vedrà la luce una nuova collaborazione con la Ilmor Engineering di quel Mario Illien che fece le fortune della Mercedes negli anni d’oro della collaborazione con McLaren (i 2 titoli di Mika Hakkinen tanto per intenderci, ndr). Come detto dall’amministratore delegato del gruppo Renault, Carlos Ghosn, a gennaio verranno svelati i membri del team e gli obiettivi della squadra, passando anche per i piloti.

Renault è parte della storia della Formula 1, dalla quale manca in via ufficiale dal 2009, contribuendo però come motorista ai 4 titoli iridati di Vettel al volante della Red Bull spinta proprio dai propulsori francesi. La Regié rimarrà anche l’unico costruttore di spicco a rientrare in Formula 1 visti, i guai giudiziari (leggasi diesel-gate) del gruppo Volkswagen e le perplessità delle altre case giapponesi, Toyota in primis. Ghosn si è anche posto un primo obiettivo, ovvero quello di essere competitivi e vincenti in tre anni: un target ambizioso ma ottenibile grazie alla partnership con la Ilmor Engineering.

Ecco dunque le parole dell’amministratore delegato del gruppo Renault, Carlos Ghosn:

Credo, data per assodata la grande motivazione presente in tutte le componenti della squadra, che ci vorranno almeno tre anni per essere davvero competitivi. Renault aveva due opzioni: ritornare al 100% o uscire completamente. Gli ultimi elementi ottenuti da parte dei principali protagonisti della F1 ci consentono di proiettarci con fiducia in questa nuova sfida. La nostra ambizione è vincere. Continueremo a fornire il nostro propulsore alla Red Bull, anche se non ci conveniva rimanere in F1 solo come fornitore. Il gioco non valeva la candela. Essere un semplice motorista non rende economicamente rispetto alle risorse investite, e poi oggi la distribuzione dei proventi televisivi è più favorevole di quanto non lo fosse nel 2009. Il nome Renault fa parte della storia della F1, siamo il secondo costruttore per vittorie e titoli, dietro soltanto alla Ferrari ma davanti alla Mercedes. A gennaio saremo più precisi riguardo l’organizzazione del team Renault, sugli obiettivi e sui piloti…

L’ultima frase dell’intervista a Ghosn su Le Figarò è piuttosto sibillina per quanto riguarda i piloti che guideranno la nuova Renault nel 2016. Come sappiamo, i driver per la prossima stagione sono il confermato Pastor Maldonado e Jolyon Palmer, ereditati dalla precedente gestione del team. Le sorprese da qui a gennaio non mancheranno di certo, e non è detto che Ghosn non voglia presentarsi in grande stile, magari portando un pilota di spicco a guidare la nuova vettura nel 2016. 

Marco Pezzoni