Il Gran Premio d’Austria è passato agli annali per essere stato uno dei più spettacolari delle ultime stagioni. Una grandissima rimonta di Max Verstappen regala alla Red Bull il primo successo stagionale ed alla Honda una vittoria che manca da ben tredici anni, da quando Jenson Button vinse in Ungheria con l’allora BAR - Honda. Dalla parte del box di Gasly, invece, non si può dire ci sia lo stesso entusiasmo.

L’altra faccia della medaglia... Red Bull vede infatti un Pierre Gasly in netta difficoltà in questa prima metà di stagione, soprattutto se paragonato al compagno di squadra Verstappen. Settimo al traguardo in Austria, ed addirittura doppiato dall’olandese, Gasly non riesce ad uscire da questa crisi di risultati, con scuderie meno blasonate e veloci della Red Bull che riescono puntualmente a mettergli il muso davanti.

La pazienza della Redbull sta finendo e per Helmut Marko le prestazioni di Gasly sono semplicemente inaccettabili: “Essere il compagno di box di Max Verstappen non è per niente facile, perché stiamo parlando di un talento eccezionale, ma la velocità e i risultati di Gasly sono semplicemente inaccettabili. Nelle ultime due gare la differenza tra lui e Verstappen è stata troppo grande. Ha utilizzato l’assetto di Verstappen modificando il suo stile di guida: credo che debba concentrarsi di più su se stesso invece di dire ad Adrian Newey come vada costruita la macchina”. Parole al vetriolo quelle di Marko nei confronti di Gasly e, vista la scarsa pazienza dei vertici Red Bull nei confronti dei suoi giovani, possiamo sbilanciarci a dire che un cambio sia nell’aria. Sembrerebbe infatti che al francese sia stato concesso un ultimatum, valido fino alla pausa estiva: dopodiché ci sarà da tirare le somme.

Il problema principale in Red Bull è sicuramente il modo spietato con cui viene gestito il programma giovani, bruciando troppo presto dei talenti che non riescono a reggere la pressione e le aspettative di Helmut Marko. Di esempi se ne potrebbero fare tanti, ma la realtà vede oggi ben poca scelta nel trovare un pilota che possa essere vicino al livello di Verstappen.

Kvyat e Albon stanno disputando sicuramente un buon inizio di stagione e sono loro gli unici candidati al posto di Gasly, ma sono veramente pronti ad una promozione a stagione in corso? Il russo conosce bene la situazione ed è sicuramente il favorito. Per lui si tratterebbe a tutti gli effetti di una seconda possibilità, dopo la retrocessione di qualche anno fa ed il successivo allontanamento. 

Per Albon si tratterebbe invece di un esordio abbastanza clamoroso, considerando che il ragazzo è alla prima stagione in Formula 1 e l’onore di essere promosso al team maggiore in cosi poco tempo non è stato concesso nemmeno a Verstappen. D'altronde anche Gasly aveva fatto vedere ottime cose la scorsa stagione in Toro Rosso, salvo poi non riconfermarsi quest'anno in Red Bull.

Qual è la scelta giusta da fare, allora? Sostituire a stagione in corso un Gasly in piena crisi di risultati o aspettare ormai la prossima stagione, magari con qualche clamorosa novità? Solo Helmut Marko conosce la risposta e non ci resta che aspettare la pausa estiva per avere una risposta definitiva.

Julian D’Agata