Le stesse condizioni (o quasi) che avevano portato Sebastian Vettel in cima alla classifica, almeno sino al Gran Premio d’Italia. Il tedesco centra un secondo posto ad Austin, risultato importante per prolungare la lotta iridata almeno fino al Gp del Messico, in programma la prossima settimana.

Un weekend lineare quello di Vettel, impreziosito dalla grande qualifica chiusa in seconda piazza a due decimi dal diretto rivale. Sogno di vittoria soltanto accarezzato per gli uomini in rosso, partenza da dieci e lode e primo posto in curva uno. Tutto come sperato dagli uomini di Maurizio Arrivabene, salvo poi doversi arrendere pochi giri dopo per il sorpasso di Lewis Hamilton, in fondo al lungo rettilineo di Austin.

Messo a confronto con Mercedes, il passo non è mai stato particolarmente brillante nel weekend per la Ferrari, rivelandosi tale anche in gara prima con mescola soft e successivamente con supersoft, ma sufficiente per continuare a sperare nell’impresa, al momento ancora aritmeticamente possibile. Nota di merito, il gran sorpasso in curva 1 del tedesco su Bottas che, di fatto, ha permesso il secondo posto. Manovra “ad imbuto” quella di Vettel, capace di infilarsi in mezzo tra la Mercedes e la McLaren del doppiato Vandoorne.

La differenza di passo era grande, non potevamo vincere. Ci siamo riavvicinati durante la sosta di Lewis ma non abbastanza, ho gestito ma non sentivo bene le gomme. Ho dunque deciso di mettere le supersoft, una scelta rivelatasi giusta. Siamo riusciti a salire sul podio entrambi, un buon risultato. Il sorpasso su Valtteri è stato spontaneo, alla fine ha funzionato”, si è espresso Sebastian Vettel a fine Gp.

Brilla Kimi Raikkonen, mai così consistente nel corso della stagione. Weekend inizialmente in penombra per il finlandese, raddrizzato da una condotta gara da manuale. Abile a mettere insieme ritmo e giri veloci, il finlandese chiude sul terzo gradino del podio. Risultato che sarebbe potuto essera migliore, contando l’inevitabile ordine di scuderia e la posizione ceduta al compagno, ma allo stesso tempo peggiore.

L’ultimo ferrarista iridato, è stato infatti “graziato” dagli steward a fine Gran Premio: episodio chiave il sorpasso ai limiti del regolamento di Max Verstappen. Il pilota Red Bull aveva infatti compiuto l’impresa di passare dal sedicesimo posto al podio, sorpassando Raikkonen nell’ultimo settore, con una manovra troppo forzata che lo ha visto con ben quattro ruote oltre la pista. Penalità di cinque secondi inevitabile e podio di nuovo nelle mani di Iceman. “Non so cosa sia successo con Max – commenta Raikkonen - onestamente sono andato molto bene, gomme e guidabilità erano ottime. Unico problema il carburante, ho dovuto risparmiare ed alzare il piede. Dopo il sorpasso di Sebastian, ho provato a sfruttare la sua scia.”

Situazione ormai critica in casa Ferrari per le speranze iridate: basterà soltanto un quinto posto in Messico per vedere Lewis Hamilton festeggiare il quarto titolo in carriera. Situazione che poteva essere evitata, con il senno di poi, vincendo a Singapore e mettendo insieme punti tra Malesia e Giappone. Esperienze negative che portano la casa di Maranello a lottare fino alla sentenza matematica ma, soprattutto, in chiave 2018. La parola passa però prima a questo finale di stagione.

Simone Corradengo

 

{jcomments on}