Lewis Hamilton 8,5. Continua ad aggiornare le statistiche, avvicinando sempre di più il mito Schumacher. Ma a Sochi, per una volta tanto, ha bisogno del team che, non su sua richiesta, ordina lo scambio di posizioni tra lui e Bottas. Vola a Suzuka con 50 punti di vantaggio nel Mondiale e con la concreta possibilità di mettere una pietra tombale sulla contesa iridata.

Valtteri Bottas 9. A posteriori la tattica di concedere la sua scia ad Hamilton si rivela sbagliata, dato che con Vettel nei suoi scarichi avrebbe, probabilmente, bissato il successo della passata stagione. Invece, suo malgrado, deve accontentarsi del secondo posto... E la sua faccia sul podio la dice lunga sul quanto gli sia costato.

Sebastian Vettel 7. Le prova tutte fin dal venerdì, anche con dichiarazioni di positività che sanno più di autoconvincimento che di realtà effettiva. La sua unica chance è allo start, e Sebastian se la gioca anche bene; peccato che non abbia fatto i conti con la strategia Mercedes che permette ad Hamilton di riappropriarsi della posizione persa allo start. Distratto in occasione del sorpasso dell'inglese subito dopo la sosta di quest'ultimo, ma con questa Mercedes c'era poco da fare.

Kimi Raikkonen 6,5. Fa il compitino e niente più. Prolunga il suo stint rispetto a quello di Vettel, segnando anche dei giri veloci, ma nel complesso pare essere già fuori dal mondo Ferrari.

Max Verstappen 9. Parte ultimo e dà spettacolo. E' vero che non deve superare fulmini di guerra, ma è l'unico che tiene vivo l'interesse di un Gp altrimenti davvero soporifero. Perde la prima posizione solamente perchè deve fermarsi obbligatoriamente ai box... Ma se non ci fosse stata questa (assurda) regola?

Daniel Ricciardo 6,5. Anche lui compie una bella rimonta, ma i 50 secondi presi dal compagno di squadra (anche per via della sostituzione dell'ala danneggiata) gridano vendetta.

Charles Leclerc 8. Un'altra prestazione maiuscola (ma non è più una novità), che avvicinano la Sauber al record di punti segnati in stagione. Che sia quello che serve alla Ferrari?

Kevin Magnussen 7,5. Festeggia il rinnovo per la prossima stagione con un weekend davvero consistente, permettendogli di incamerare altri punti importanti per la classifica sua e del team.

Esteban Ocon 6,5. Si danna l'anima per cercare di stare davanti alla Haas di Magnussen, ma nonostante un pressing asfissiante non riesce a mettere il suo muso davanti a quello del danese.

Sergio Perez 6,5. Chiede al team il "permesso" di provare ad attaccare il compagno di squadra per andare a caccia di Magnussen. Il muretto, saggiamente, decide di scambiare le posizioni dei due piloti, salvo far restituire la posizione al messicano dopo svariate tornate.

Romain Grosjean 5,5. Arriva ai margini della zona punti in un weekend dove non è parso in palla come il suo compagno di squadra.

Nico Hulkenberg 5,5. Anonimo come la vettura che si ritrova tra le mani. Ricciardo si starà pentendo della scelta fatta?

Marcus Ericsson 5. Prende l'ennesima batosta dal compagno di squadra nel weekend in cui è stata ufficializzata la sua retrocessione a terzo pilota.

Fernando Alonso 5. Arriva a Sochi carico e pieno dii speranza. Gli bastano pochi giri per capire che sarà un weekend tutt'altro che trionfale.

Lance Stroll 6. Merita la sufficienza per essersi messo dietro tre vetture. Un fatto piuttosto inusuale per la Williams di quest'anno.

Stoffel Vandoorne 5. Prosegue nel suo anonimato, ma almeno questa volta non solo per colpa sua.

Carlos Sainz 4,5. Al via tampona una Williams. Poi per il resto della gara veleggia nelle retrovie senza acuti particolari.

Sergey Sirotkin 5. Viene preso da Sainz al via e la sua gara diventa ancora più difficile di quella che era.

Pierre Gasly s.v. Pochi giri e va in testacoda terminando anzitempo il suo weekend.

Brendon Hartley s.v. Come il compagno di squadra termina la sua gara dopo pochi giri e sempre per un tesatcoda.

Vincenzo Buonpane