Ecco le principali domande poste al quattro volte iridato, che ha ricordato anche la sua prima vittoria in F1 di dieci anni fa, quando era al volante della Toro Rosso.

Spa è stata una performance dominante da parte tua e della Ferrari lo scorso fine settimana. Pensi che il ritmo sarò lo stesso a Monza questo week-end, data la natura ad alta velocità della pista?

Sebastian Vettel: Non lo so. Penso che alla fine fosse meno dominante di quanto tu possa pensare. Alla fine, abbiamo fatto bene, ed è bello vedere che siamo in grado di migliorare la nostra vettura. Abbiamo avuto alcuni aggiornamenti e un nuovo motore. Quindi vedremo. Monza per molti versi è un po' simile a Spa, ma anche in questo caso ovviamente se guardi la pista, e non solo i rettilinei, è un po' diverso. Ricordo alcune belle gare qui con ottimi podi, ma di sicuro vogliamo più di un podio. Lo vedremo da domani.

Sebastian, com'è vincere qui a Monza, dove hai trionfato per la prima volta?

SV: Dipende dai colori che indossi o dal motore che hai nella parte posteriore. Intendo dire che la prima vittoria è stata travolgente per molti aspetti. All'epoca non mi rendevo conto che ovviamente stavo gareggiando per una squadra italiana e avevo un motore Ferrari nella parte posteriore, quindi immagino che il pubblico fosse felice e lo ero anche io. Ma poi, due o tre anni dopo aver vinto di nuovo in un colore diverso, non erano molto felici, quindi mi stavo chiedendo un po' cosa stava succedendo, perché non avevo fatto niente di sbagliato, anzi. Penso che l'ultimo podio qui, con i giusti colori, sia stato abbastanza sorprendente e ovviamente è sicuramente qualcosa che voglio raggiungere per vincere qui con la Ferrari. Altri lo hanno fatto prima di me e voglio unirmi a loro.

Seb, senti una maggiore pressione esibirsi di fronte ai tifosi della Ferrari e quanto pensi sia importante una vittoria qui in termini di possibilità in campionato con la spinta dei della Ferrari?

SV: Non lo so. Se vinci, ottieni più punti di altri, e questo aiuta sempre. Non devi essere un genio per farlo. Ovviamente qui per noi è una storia diversa, quindi penso che sia un po' un caso isolato dal resto dell'anno in termini di quanto sia speciale per tutto il team. Ci sono molti amici, molte famiglie di tutti i ragazzi qui. Siamo in Italia, nel paese natale della Ferrari e penso che tutti, non solo noi piloti, tutti possono sentire che c'è qualcosa di speciale in corso, ma ci sono molti posti e ci sarà un sacco di gente, quindi per essere onesti, non vedo l'ora di andare anche lì. Ieri è stato un ottimo modo per iniziare il week-end, con l'evento che abbiamo avuto in città con tante persone. Vedere quanto sono eccitati è decisamente diverso da qualsiasi altra gara in cui pensavo che la gente fosse già eccitata. Non vedo l'ora di scendere in macchina e solo per cercare lo stesso tipo di soddisfazione e sentimento che abbiamo avuto lo scorso fine settimana. La macchina sta funzionando, quindi speriamo che rimanga così per renderla ancora migliore.

Una domanda per Sebastian. Perché dopo la tua vittoria in Belgio nessuno nella tua squadra, né tu e né nessun altro, ricorda una figura così grande come Sergio Marchionne?

SV: Non penso sia giusto questo che hai detto. Una cosa è il commento che diamo alla stampa, ma siamo consapevoli di quanto sia stato grande, non solo per la nostra squadra, ma per tutto il gruppo e, ovviamente, conoscendolo, era un grande sostenitore della Ferrari, delle corse. Lui era interessato ad andare avanti e penso che probabilmente è il modo in cui voleva che fosse.

Sebastian, dato il tuo vantaggio a Spa, pensi che possa tornare la Mercedes o pensi che riuscirai a mantenere quel vantaggio alla fine della stagione?

SV: Beh, prima di tutto, trovo molto bello che ci mettiamo in questa posizione. Penso che la gente dimentichi che negli ultimi cinque anni la Mercedes è stata assolutamente dominante, soprattutto in termini di potenza e ovviamente è bello da parte loro metterci in quella posizione perché significa che credono di non essere più i più forti. Quindi è bello essere lassù con loro ed essere in partita, ma non penso che possiamo dare nulla per scontato. Non penso che siamo vicini al posto in cui sono stati negli ultimi anni. Quindi penso che dovremo lavorare sodo per far accadere le cose e siamo determinati a lavorare duro questo fine settimana per rimetterci nella stessa posizione.

Qual è, o quali sono, i tuoi Gran Premi italiani preferiti durante la tua carriera.

SV: Quello personale, ovviamente 2008. Non penso che... beh, vedremo, forse c'è la possibilità che qualcosa di meglio venga fuori, ma quando si parla delle mie gare qui, penso che il 2008, la prima vittoria di sempre, si distingua sempre per essere qualcosa di speciale. Poi nella memoria penso che il Grand Prix '88 non sarà mai battuto in termini di importanza per questo paese, per i tifosi, per le corse qui.

Non si nasconde quindi Vettel, che, come già fece lo scorso anno, ha ribadito il suo sogno di portare la rossa sul gradino più alto del podio di Monza, e magari ricordarlo come il suo GP d'Italia preferito in assoluto.

Carlo Luciani