Il GP di Germania sicuramente passerà alla storia per essere stato uno dei più emozionanti di sempre, sia per i colpi di scena che per le continue battaglie in pista. Ma qualcos’altro è successo che sicuramente verrà ricordato? La decisione degli steward di graziare Charles Leclerc dall’unsafe release.

E' il terzo giro quando Sergio Perez causa la prima safety-car della gara e molti piloti rientrano ai box per montare le gomme intermedie, tra cui anche la Ferrari di Leclerc. Nel ripartire, avendo ricevuto semaforo verde, il monegasco rischia una collisione con Grosjean evitata proprio da quest’ultimo a seguito di una brusca frenata. Tutti si aspettavano una penalità in termini di tempo per la Ferrari numero 16, invece a sorpresa è arrivata soltanto una multa di 5000 euro per la Scuderia di Maranello.

Come abbiamo visto recentemente a Monaco tra Verstappen e Bottas, il regolamento ha sempre punito questi episodi con una penalità di 5 secondi per il pilota, ma in questo caso invece si è deciso di punire la squadra con una sanzione economica. Tutto fa pensare ad una nuova direzione del regolamento, ma come stanno veramente le cose? 

Interpellato a riguardo il direttore di gara Michael Masi ha dichiarato: "La sanzione comminata a Monaco è stata intesa come conseguenza per unsafe release, invece è stata imposta per una collisione in pit lane. Ecco perché le due azioni di gara devono essere considerate in maniera differente. Quello di oggi era chiaramente unsafe release ed è anche risultato di una discussione avuta con i team manager qualche giorno fa. Sapendo che le condizioni meteo sarebbero state mutevoli nel corso della gara, in tanti sarebbero entrati in pit lane nello stesso momento per cambiare le gomme e questo avrebbe dovuto rappresentare un fattore importante. Per essere coerenti con le penalità precedenti, abbiamo deciso di comminare 5000 euro al team per quanto è accaduto. Nonostante ci fossero tante vetture, la corsia non era larga a sufficienza da permettere quanto abbiamo visto a Silverstone, con alcune vetture costrette a passare sulla striscia dipinta della pit lane”.

Tutto sembra tranne che ci sia coerenza nelle decisioni, ma possiamo sicuramente dire che dopo le polemiche del Canada, gli steward stanno veramente seguendo una linea più morbida, non intervenendo come in passato per ogni contatto o per ogni linea bianca superata, favorendo appunto lo spettacolo.

Spettacolo necessario in una Formula 1 sempre più soporifera e soffocata da regolamenti complicati e non alla portata di tutti. Ci auguriamo vivamente che in futuro a vincere siano le battaglie in pista ed i “ruota a ruota” e non le decisioni dei commissari.

Julian D’Agata