Aveva i favori del pronostico la Ferrari e li ha rispettati. In Canada, complice anche la decisione presa a Breckley di non portare al Gran Premio del Canada la seconda unità della Power Unit di questo campionato, ha fatto si che le due Rosse, che invece il motore nuovo lo montano, potessero contare, oltre che di una maggior cavalleria, anche di una maggiore affidabilità. Già, perché la Mercedes di Lewis Hamilton, abituale mattatore del circuito semi-permanente realizzato sull'isola di Notre Dame, ha dovuto mantenere pressoché sempre una mappatura conservativa, ritrovandosi a pagare tantissimo nell'ultimo settore, quello dove la potenza pura fa una grande differenza, rispetto alla SF71-H.

Quello che in pochi si aspettavano, nonostante la prova maiuscola di Monaco, era una Red Bull così tanto vicina. Certamente la RB14 è una gran macchina, ma ha spesso patito sulle piste dove il motore può fare la differenza; il propulsore Renault è considerato da tutti ancora oggettivamente inferiore a quelli di Ferrari e Mercedes. Difatti la prima fila nel box di Milton Keynes lo hanno perso proprio nell'ultimo settore, quello dal lunghissimo rettilineo di 1400 metri fino all'ultima chicane, mentre ha fatto la voce grossa nel primo, molto più tecnico e guidato. Anche in casa Red Bull c'è stata una situazione simile a quella di Mercedes: sulla monoposto di Ricciardo per, evitare una penalità di 10 posizioni sulla griglia, hanno mantenuto la stessa unità che ha avuto problemi tra le strade del Principato di Monaco. Tutto questo ha costretto il team anglo-austriaco ad un setup più conservativo, impedendo a Daniel di lottare ad armi pari con il suo compagno di box, chiudendo le qualifiche a oltre 2 decimi da Verstappen.

La Ferrari, che stasera partirà con la gomma Ultrasoft, dovrà quindi prestare massima attenzione proprio a Max Verstappen. L'olandese, che invece monterà la mescola più morbida di tutte, la Hypersoft, sarà estremamente avvantaggiato su un circuito dal basso grip come quello canadese. Inoltre la posizione di partenza (la terza casella) gli garantirà uno spunto molto vicino ai primi due, essendo sulla traiettoria gommata. Già lo scorso anno Verstappen partì fortissimo, andando a toccare Sebastian Vettel, allora secondo in griglia. Vedremo dunque se quest'anno, essendo anche libero da qualsivoglia pressioni dovute alla classifica, Max cercherà l'affondo secco e prepotente in curva 1 per provare a vincere una gara dove il passo è dalla parte della sua monoposto.

Non sappiamo quanto pesi l'errore nel momento del giro decisivo, commesso da Kimi Raikkonen. Probabilmente molto, perché la Ferrari andava forte e tenersi dietro Verstappen non era un'utopia. Kimi nel corso del week end aveva spesso dimostrato di poter girare su tempi molto vicini a quelli di Vettel, ma, ancora una volta, "Iceman" ha fatto cilecca con l'ultimo colpo in canna. Questa è stata ancor più clamorosa, perché il giro non ha potuto nemmeno iniziarlo: la perdita di posteriore in curva 2 lo ha mandato sull'erba costringendolo ad abortire subito il tentativo, venendo scavalcato prima da Hamilton e successivamente da Verstappen.

Come al solito, invece, è stato perfetto Seb Vettel nel Q3. Quest'anno non ha centrato la pole position solo quando è stato battuto da tempo disumani: vedi Hamilton in Australia e a Barcellona, oppure Ricciardo a Monaco due settimane fa. Per il resto, la Ferrari numero 5 è sempre partita in testa, quarta pole stagionale e 54esima in carriera che arriva a quarantadue giorni dall'ultima, conquistata a Baku. In Azerbaijan, poi, le cose non andarono nel verso giusto per il ferrarista, che con l'ingresso della Safety Car vide sfumare una vittoria che pareva ormai assodata, finendo addirittura fuori dal podio e perdendo anche la leadership iridata in favore di Hamilton.

L'appuntamento per il semaforo verde è fissato questa sera alle 20:10.

Alessandro Gazzoni