E’ stata la pioggia poi a mettersi di traverso e condizionare in negativo, ancora una volta, i risultati della Rossa, sì meno competitiva della rivale Mercedes sulle condizioni di pista bagnata, ma anche sfortunata e poco reattiva. Il sesto posto di Kimi Raikkonen è causa di un errore strategico del box, reo di non aver calcolato adeguatamente come il fatto di rimanere in pista fino all'ultimo fosse necessario in quel tipo di condizioni, costringendo il finlandese a terminare prematuramente la sessione per mancanza di benzina.

Errore che si va ad aggiungere a quello di Sebastian Vettel in Germania, risultato decisivo per capovolgere l’esito di una gara che lo vedeva dominatore e con il suo avversario, Lewis Hamilton, addirittura fuori dal podio, mentre proprio grazie alla safety car causata dal tedesco il campione del mondo in carica è poi riuscito a vincere quel GP. Quell’acqua che ha tradito le Ferrari anche nella qualifica ungherese, dove il timing ha relegato le due Rosse alla seconda fila.

Emblematica anche l’immagine del rientro ai box di Sebastian Vettel subito dopo lo scroscio: se da una parte il muretto box voleva riportarlo nel garage per valutare la strategia, il tedesco si sbracciava con ampi cenni per tornare subito in pista e sfruttare al meglio le condizioni mutevoli. Oggi probabilmente non sarebbe comunque bastato per la pole position, ma è un dato di fatto che ancora una volta la pioggia abbia scompigliato i piani della Rossa.

Ora le due Ferrari avranno subito l’occasione di rifarsi nell’unica sessione che assegna punti, ovvero la gara. Sebastian Vettel avrà comunque l’opportunità di scattare in prima fila, mentre per Raikkonen non dovrebbe essere troppo complicato sopravanzare Haas e Force India. Dietro di lui gli altri delusi: le due Red Bull paiono scivolare sempre più lontane da Mercedes e Ferrari ed anche sull’acqua non riescono a dimostrare quanto fatto nelle ultime stagioni, promettendo di non riuscire ad inserirsi per la lotta al vertice.

Da Spa Francorchamps - Samuele Fassino

 

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