Fallisce l'allungo di Sebastian Vettel, fallisce l'allungo della Ferrari. Sul tracciato cittadino di Baku la dea bendata sorride questa volta a Lewis Hamilton, il quale coglie una delle vittorie più preziose e insperate della sua carriera che gli vale il sorpasso in classifica su Sebastian Vettel (portandosi a +4 sul tedesco): ferrarista oggi sfortunato e impreciso, che non riesce neanche a salire sul podio, dove invece sale un Kimi Raikkonen fortunato quanto determinato.  

Una gara iniziata alla grande ma finita male per il campione tedesco, che parte benissimo e mantiene la posizione, allunga al massimo il primo stint e prova a giocarsela nel finale con l'intenzione di montare la gomma ultrasoft per sfidare Valtteri Bottas. Ma gli ultimi giri dopo la safety car entrata per il contatto suicida tra i due piloti Red Bull che si fanno fuori a vicenda sono una roulette per tutti i primi. Sul podio sale invece a sorpresa Kimi Raikkonen, autore di una gara regolare che l'aveva visto alle spalle dei primi dopo il contatto con Ocon nelle prime fasi che lo costringe a una sosta anticipata e alla sostituzione dell'ala anteriore. L'episodio tra il francese e il finlandese è al limite del regolamento, ma non viene sanzionato dalla direzione gara. Davanti è invece Seb Vettel a fare l'andatura, sempre più veloce delle Mercedes nella prima fase, e in controllo nella parte centrale del Gran Premio; è magistrale la ripartenza del tedesco davanti ad Hamilton dopo la prima safety car entrata nei primi giri, dopo che il duello in preparazione al nuovo start ha ricordato da vicino lo stesso incontro ravvicinato tra i due del 2017. Da lì in poi è una sequenza di giri veloci per la Rossa, che tiene a distanza costante le due Mercedes, in apparenza incapaci di reagire su un pista che sulla carta sposa e caratteristiche di potenza e velocità della W09 Hybrid. 

Il capolavoro di gestione delle gomme di Vettel viene però vanificato dall'ennesimo episodio di indisciplinatezza tra le due Red Bull che hanno dato spettacolo per tutta la gara, con i loro due campioni in lotta tra loro. Ricciardo prepara il sorpasso magistrale a Verstappen che cambia traiettoria due volte e il contatto tra i due è inevitabile quanto spettacolare. I primi rientrano tutti per il cambio gomme e giocarsi gli ultimi 5 giri su mescola ultrasoft; un duello apparecchiato tra Bottas che precede Vettel ed Hamilton: sul rettifilo il tedesco attacca Bottas, ma va lungo e un bloccaggio rovina le sue gomme. Viene passato da Hamilton e Raikkonen, ed anzi deve poi difendersi anche da Leclerc (quinto al traguardo nella gara della vita) e Perez, poi terzo sul podio. 

Un Mondiale che si riapre ora, con Hamilton che ritrova le leadership senza fare nulla di speciale e raccoglie una vittoria che vale oro considerata la debacle di Vettel. Strategia Ferrari quest'oggi rischiosa ma non suicida, forse però troppo azzardata considerata l'alta percentuale di imprevisti su questa pista. Anche oggi l'inaspettato però regala spettacolo e un finale al cardiopalma: un gran piazzamento a podio per Kimi Raikkonen al termine di una gara di nuovo bellissima ed entusiasmante, segno evidente di una Formula 1 viva e vitale, dove nulla è mai scontato e in cui nessuno può essere certo del risultato fino al traguardo. Un campionato che può contare su una Ferrari in forma smagliante e competitiva su qualunque pista e con ogni gomma. Oggi la vittoria spettava di diritto a Bottas, ma lo sport non sempre offre certezze: solo emozioni, imprevisti, sorprese. 

Il mondiale avvincente e che volevamo è qui. Enjoy!

Stefano De Nicolo' 

 

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