Alla fine il campione del mondo in carica è riuscito a prevalere con il crono di 1:07.922, potendo trarre un ulteriore motivo di soddisfazione dalle penalità che dovranno scontare in griglia Nico Rosberg e Sebastian Vettel, entrambi arretrati di cinque posizioni in seguito alla sostituzione del cambio. Il tedesco della Mercedes, nonostante abbia ottenuto il secondo tempo, dovrà così scattare dalla settima piazza, mentre il ferrarista sarà chiamato ad una gara tutta in rimonta dalla nona posizione. A dividere la prima fila con Hamilton ci sarà dunque Nico Hulkenberg, anche se il pilota della Force India è successivamente finito sotto investigazione per non aver rispettato le bandiere gialle nel corso del suo giro veloce. Straordinaria, in ogni caso, la sua prestazione, così come quella messa a segno da Jenson Button, il quale ha trascinato la McLaren sino alla terza posizione in griglia, ovvero il miglior risultato da qaundo la Honda è tornata ad equipaggiare la scuderia di Woking.

Il britannico sarà affiancato in seconda fila dalla Ferrari di Kimi Raikkonen, abile nel Q2 a sollevare il piede alle prime gocce di pioggia, mentre stava migliorando il proprio tempo con le gomme Ultrasoft. Un'intuizione che consentirà al finlandese (al pari del compagno Vettel e dei due piloti della Red Bull) di affrontare la prima parte di gara con mescola Supersoft, contrariamente invece ai due alfieri della Mercedes che scatteranno con le Ultrasoft. Un vantaggio non da poco, su una pista che ha messo in luce un livellamento delle prestazioni favorito anche dal fatto di disporre del tempo di percorrenza più breve di tutto il Mondiale. Complici anche le penalità inflitte a Rosberg e Vettel, dalla terza fila partiranno Ricciardo e Bottas, seguiti dallo stesso leader del Mondiale in quarta fila affiancato da Verstappen, quindi Vettel e Massa a chiudere la top ten. Da sottolineare, infine, la straordinaria prestazione di Pascal Wehrlein, il quale ha portato la Manor in dodicesima posizione, mentre continua la crisi nera di Renault e Sauber, entrambe eliminate nel Q1.

Ma al di là delle emozioni offerte dal meteo mutevole e dall'incognita gomme, a destare parecchia perplessità sono stati ancora una volta i nuovi cordoli del tracciato austriaco, realizzati anche per venire incontro alle esigenze dei piloti della MotoGP che torneranno al Red Bull Ring nel mese di agosto. Novità che hanno causato ben quattro rotture di sopensioni in questa prima parte di weekend, culminate nello spaventoso incidente che ha visto come involontario protagonista Daniil Kvyat. Il russo della Toro Rosso ha accusato un improvviso cedimento della posteriore destra all'altezza di curva 10, finendo in testacoda ed andando ad impattare pericolosamente contro il muretto interno che delimita l'ingresso della corsia box. Per fortuna nessun danno fisico per il pilota della scuderia di Faenza, il quale non ha potuto fare altro che abbandonare la propria monoposto e terminare anzitempo le proprie qualifiche. Ma occorrerà riflettere sul da farsi, anche perchè questi episodi ripetuti costituiscono un campanello d'allarme immediato in vista della gara di domani. Gara che potrebbe essere condizionata dalla pioggia, quasi a voler costituire un elemento di incertezza ulteriore per una domenica che si preannuncia già caldissima.

 

Marco Privitera

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