La gara

Dalla griglia di partenza manca Felipe Massa che parte dalla pit lane per la sostituzione del muso della sua Williams, mentre Wehrlein fa un po’ di confusione visto il buco sullo schieramento per l’assenza di Massa. Partenza ok per Hamilton che mantiene la sua leadership, mentre Hulkenberg non ha uno start felice e viene bruciato da Button e Raikkonen. Rosberg è già quinto davanti alla Red Bull di Ricciardo e Verstappen, mentre Vettel è imbottigliato dietro a Bottas. Hamilton vuole provare a fare il vuoto dietro di sé con Button secondo, mentre Raikkonen deve difendersi da Hulkenberg voglioso di rifarsi. Kvyat è il primo dei ritirati: weekend nero per il russo della Toro Rosso, dopo il pauroso crash di ieri. Sequenza di sorpassi incredibile dietro a Lewis Hamilton: Raikkonen si libera di Button, Verstappen passa Ricciardo, Rosberg salta Hulkenberg e Vettel scavalca Ricciardo. Nel frattempo, Hamilton trova il tempo di stampare il giro veloce della gara in 1’11”661. Raikkonen con pista libera e gomme supersoft attiva la modalità caccia e prova ad andare a prendere Hamilton, che ha circa 4” di vantaggio sul pilota Ferrari. Rosberg passa anche Button e si porta in terza posizione, con Hulkenberg ancora quarto davanti al trenino composto da Verstappen, Ricciardo e Vettel. Button si toglie dalle prime posizioni ed è lui ad aprire la finestra dei pit stop: l’inglese rientra in pista con gomme soft. Valzer di pit stop: entrano anche Rosberg, Ricciardo, Verstappen e tutti gli altri mentre Hamilton, Raikkonen e Vettel restano in pista, con l'inglese che sta gestendo molto bene le sue ultrasoft. Intanto il primo a scendere sotto il muro dell’1’10 è Rosberg, che stampa 1’09”929 con gomme soft nuove e si mette a caccia di Vettel. Dei tre di testa il primo a rientrare è Hamilton, che monta gomme soft e riparte dopo qualche esitazione dovuta ad un piccolo problema di fissaggio della posteriore sinistra. Il britannico si ritrova alle spalle di Rosberg ma comunque attaccato al suo compagno di box. Box anche per Raikkonen, mentre Sebastian Vettel continua con le sue supersoft: il ritmo non è velocissimo ma il tedesco sta facendo di tutto per restare in pista il più possibile per fare poi un solo pit. Al 27° giro il primo colpo di scena: esplode la posteriore destra di Sebastian Vettel sul rettilineo principale ed il tedesco della Ferrari è costretto al ritiro. Compleanno amaro per lui che compie oggi 29 anni. 

Safety car in pista e macchine forzate a passare dalla pit lane, visti i detriti di gomma lasciati dalla Ferrari numero 5. Al 32° giro la gara riparte con Rosberg ed Hamilton che si trovano in prima e seconda posizione davanti alle Red Bull di Verstappen e Ricciardo e l’unica Ferrari superstite, quella di Kimi Raikkonen. Rosberg con le soft nuove vola sul piede del 1’09 basso con Hamilton che tiene botta perdendo veramente poco, mentre le Red Bull non tengono il passo delle Frecce d’Argento. Rosberg abbassa ancora il limite scendendo sotto il muro del 1’09: 1’08”955, a 6 decimi dal record della pista che appartiene ancora a Michael Schumacher. Nico però si emoziona troppo e finisce lungo in curva 2, permettendo ad Hamilton di rifarsi sotto. Raikkonen intanto è riuscito a mandare in temperatura le gomme e si è agganciato a Ricciardo per la quarta posizione. Hamilton sfrutta a suo favore l’errore di Rosberg e stampa il giro veloce in 1’08”872. Sono le due Mercedes a dettare il ritmo e a giocarsi la vittoria, mentre agli altri rimane solo la lotta per il terzo gradino del podio. Al giro 55 Hamilton rientra ai box per montare ancora gomme soft e finire la gara; al giro successivo rientra anche Rosberg che a sorpresa monta super soft ed Hamilton chiede via radio il perché della scelta del compagno di box. La gara ora si fa interessante: Verstappen è leader con i due Mercedes che hanno gomme diverse e sono uno attaccato all’altro con doppiati nel mezzo, ma girano nettamente più veloci di Verstappen che ha gomme ormai finite. Rosberg prova a passare Verstappen, ma l’olandese vende cara la pelle per un paio di curve prima di arrendersi alla supremazia della power unit Mercedes, mentre Hamilton per passarlo si inventa un sorpasso stile Hakkinen-Schumacher a Spa nel 2000 o Mansell-Senna in Ungheria nel 1989, sfruttando la Renault di Palmer doppiata. Ricciardo saluta la compagnia e va ai box per montare un treno di ultrasoft e rientra in sesta posizione, dietro ad un incredibile Jenson Button con la McLaren Honda. Hamilton tenta il tutto per tutto e stampa ancora il giro veloce della gara in 1’08”598 mentre Massa ed Alonso abbandonano la gara per problemi tecnici così come Hulkenberg con Raikkonen che si sta avvicinando a velocità doppia a Max Verstappen. Hamilton abbassa ancora il limite e si avvicina al record della pista che non batte per 74 millesimi: 1’08”411 e DHL award portato a casa per il giro veloce della gara. Ultimo giro con Rosberg che chiude la porta ad Hamilton in curva 1, ma si espone al DRS del compagno nel rettifilo seguente. Hamilton prova l'attacco all'esterno, con Rosberg che lo accompagna verso fuori ed i due si toccano. Hamilton va lungo e rientra in pista, mentre l’ala di Rosberg si stacca e finisce sotto la sua Mercedes W07 Hybrid. Rosberg procede lentamente, con Verstappen e Raikkonen che lo passano ed il finlandese ci prova fino all’ultimo per prendersi il secondo posto. Alla bandiera a scacchi Hamilton è primo davanti a Verstappen e Raikkonen, Rosberg finisce al quarto posto davanti a Ricciardo e Button con Grosjean settimo, Sainz ottavo, nono Bottas e decimo Wehrlein. Perez a muro proprio nell’ultimo giro per problemi ai freni.

Per Hamilton si tratta del successo numero 46 in carriera, a -5 da Alain Prost e dalla seconda posizione nella classifica all time. Con questa vittoria l'inglese si avvicina ulteriormente al compagno di squadra in classifica mondiale, portandosi a undici lunghezze da Rosberg. per il tedesco, oltre al danno, anche la beffa di essere finito under investigation per aver chiuso la gara con l’ala anteriore rotta. Red Bull porta a casa un secondo ed un 5° posto nella gara di casa, mentre Ferrari si consola con il terzo posto di Raikkonen dopo l'uscita di scena di Vettel. 

Marco Pezzoni