A quell’appuntamento iridato Lauda arriva con 5,5 punti di ritardo dal compagno di squadra Alain Prost, che domina la scena nel Mondiale piloti. Proprio il francese, nel sabato di qualifiche di Spielberg, viene beffato per soli 30 millesimi dalla Brabham del campione del mondo in carica Nelson Piquet che conquista così la sesta partenza al palo in stagione. Più attardato invece Lauda (4°), che paga ben mezzo secondo di ritardo dalla pole.

Tra le due McLaren MP4/2 c’è la Lotus di Elio De Angelis, a poco meno di un decimo e mezzo dalla prestazione di Piquet. Proprio il romano è protagonista del primo colpo di scena del GP, quando poco prima del via spegne in griglia il motore Renault sulla sua 95T numero 11 facendo abortire lo start e obbligando così la direzione gara a una seconda procedura di partenza.

La corsa di De Angelis ha però vita breve e si esaurisce al giro numero 28, quando va in fumo il propulsore della sua Lotus.

A farne le spese dell’olio perso in pista da De Angelis è Prost: il francese infatti perde il controllo della sua monoposto all'altezza della Rindt, sbatte contro le barriere ed è costretto al ritiro.

Con Prost fuorigioco, Lauda sale al secondo posto e va alla caccia di Piquet. L’avvicendamento in classifica avviene nel corso del giro 40, quando l’austriaco passa in testa avendo la meglio sul brasiliano sull’allungo del Flatschach.

Poco dopo però Lauda rischia il ritiro, a causa di un problema al cambio che gli fa perdere l’uso della quarta marcia. Malgrado questo inconveniente l’austriaco riesce a concludere la corsa in prima posizione, cogliendo così uno storico trionfo dinanzi ai propri connazionali che gli permette di scavalcare Prost in classifica iridata. A completare il podio, con la McLaren di Lauda e la Brabham di Piquet, c'è la Ferrari numero 27 di Michele Alboreto. 

La testa del Mondiale passa dunque nelle mani di Lauda, che la conserverà fino al round finale di Estoril, dove si laureerà campione del mondo per la terza volta in carriera avendo la meglio sul compagno/rivale Prost per mezzo punto.

Quel 19 agosto 1984 Lauda non è il solo pilota austriaco presente in pista, figura anche un giovane Gerhard Berger che all’esordio assoluto in Formula Uno coglie il 12° tempo con la modesta ATS.

Piero Ladisa