Sinonimo di Formula 1, così viene considerato Michael in questo comunicato, e si può solo essere d'accordo con queste parole che indicano l'importanza di quest'uomo nella massima serie automobilistica, come sottolineato anche dallo stesso Wolff: "Michael ha avuto un enorme impatto sulla Formula Uno. Non solo ha stabilito un record incredibile, ma ha anche plasmato e cambiato questo sport per sempre. Come pilota, Michael ha portato la Formula 1 a un livello completamente nuovo con la sua attenzione ai dettagli e alle sue conoscenze tecniche. Ha fatto tutto con grande determinazione, dai suoi debriefing ingegneristici al suo allenamento fisico, sempre alla ricerca di nuovi modi per migliorare le sue prestazioni in pista".

"Ricordo quando ho incontrato Michael per la prima volta nel 2012, era su un volo da Zurigo a Singapore. Era seduto accanto a me e mi ha chiesto di giocare una partita a backgammon. Penso di essere un buon giocatore di backgammon, ma mi ha assolutamente distrutto nei primi due turni. Una volta finito, il mio gioco è migliorato e abbiamo finito per giocare e parlare per l'intero volo. Abbiamo avuto una conversazione davvero buona e onesta e quando siamo atterrati sembrava che lo conoscessi da molto più tempo di quanto non abbia mai fatto ".

"Michael è uno dei padri fondatori del successo che abbiamo avuto negli ultimi cinque anni. Non c'è nessun altro pilota come lui e la sua vasta esperienza ha contribuito enormemente allo sviluppo del nostro team. Ha giocato un ruolo cruciale quando siamo tornati in F1 ed è stata una delle persone che ha gettato le basi per il nostro successo futuro. Siamo estremamente grati per tutto ciò che ha fatto per noi. Oggi tutti giù i cappelli per te, buon compleanno, Michael!"

Un pensiero dunque molto vasto quello di Wolff, che tocca ovviamente l'aspetto sportivo del team che ora dirige, ma che riserva anche un aspetto più umano di Michael, conosciuto ai più per i titoli portati a casa con la Ferrari, ma che ha mosso i primi passi nel mondo delle corse anche grazie alla casa della stella a tre punte. E' il 1990 infatti quando l'allora ventunenne entra a far parte del junior programme Mercedes, correndo con le vetture del Gruppo C e nel DTM. Ben nota invece è la sua storia successiva in Formula 1, cominciata nel 1991 e conclusa con un bilancio di 7 titoli piloti e 91 Gran Premi vinti, numeri che a volte non contano nulla, ma che in questo caso esprimono la grandezza di uno dei più grandi piloti di sempre.

#KeepFightingMichael

Carlo Luciani