Ed è stato proprio il circuito del Mugello l'occasione propizia per consegnare il trofeo (conquistato, nelle prime due edizioni della sezione auto, da Antonio Fuoco e Diego Bertonelli), cogliendo anche l'occasione per scambiare due chiacchere con uno dei piloti più veloci e promettenti dell'intero panorama tricolore. Una giornata caratterizzata dalla pioggia ha contraddistinto la vigilia di questo attesissimo weekend, nel corso della quale ci siamo recati tra le colline del tracciato toscano per incontrare "Nicco" e il suo entourage. Dopo la deliziosa accoglienza di Valentina (la pr del team) e una piacevole conversazione con papà Igor, ecco quindi spuntare Niccolò, reduce da una seduta di massaggi in Clinica Mobile. La consegna del premio all'interno del box e poi via, di nuovo in hospitality per fare il punto della situazione su questo inizio di campionato e sull'immediato futuro.

D: Eccoci al Mugello, alla vigilia di uno dei weekend più attesi dell'anno, che tu inauguri con il nostro LiveGP Award da mettere in bacheca...
NA: Sicuramente è una bella soddisfazione, si tratta davvero di un bel premio e desidero ringraziare voi e tutti coloro che mi hanno votato.

D: Sei riuscito a prevalere nei confronti di tanti altri giovani piloti italiani nel nostro sondaggio. Un pò come avviene in Moto3, dove in pista di certo non vi risparmiate...
NA: Sì è vero, siamo in tanti a lottare, ma il fatto di essere riuscito a vincere mi riempie d'orgoglio, anche perchè il supporto e la stima dei tifosi sono una componente assolutamente fondamentale.

D: Un premio che è giunto al termine di un'annata caratterizzata da alti e bassi, anche se poi il 2016 è iniziato nel migliore dei modi, con una splendida vittoria in Qatar.
NA: L'anno è iniziato molto bene, ma credo che si debba migliorare ancora. Dopo aver vinto la prima ci sono state delle gare un po' particolari dove non siamo riusciti a sfruttare al meglio il nostro potenziale. Da Le Mans siamo tornati ad andare forte e ora dobbiamo continuare così.

D: Una categoria, quella della Moto3, caratterizzata sempre da battaglie molto equilibrate e con arrivi spesso in volata. Cosa ne pensi dell'abolizione delle cosiddette "alette"?
NA: Mah, penso che in Moto3 non incidano poi più di tanto. Ho sentito che dall'anno prossimo saranno vietate anche in MotoGP, ma in generale non penso che le moto abbiano bisogno delle ali...

D: A proposito di MotoGP, ultimamente si stanno vedendo ben pochi sorpassi, mentre voi in Moto3 continuate a dare spettacolo. Qui al Mugello ci sono già i camper assiepati, ed i tifosi non aspettano altro che godersi lo show...
NA: Penso che qui ci sarà una bagarre incredibile con le scie, del resto nella nostra categoria è un po' più semplice effettuare manovre di sorpasso rispetto ad altre categorie contraddistinte da una cilindrata maggiore. Ci sarà tantissimo pubblico, quindi speriamo di regalare loro un bello spettacolo...

D: Ti senti più sotto pressione nell'appuntamento di casa o il tifo rappresenta una spinta in più?
NA: La pressione c'è sempre ma penso sia una cosa positiva, ci sarà tantissimo entusiasmo per noi italiani e non vedo l'ora di scendere in pista, sperando di poter regalare loro una gioia!"

Marco Privitera (intervista a cura di Fabrizio Crescenzi e Alice Lettieri)