PIÙ INCERTO DI COSÌ… In una domenica in cui si parla tanto del regolamento WSBK e di quanto la Kawasaki sia penalizzata, il BSB da nuovamente una lezione al mondiale dimostrando che con un regolamento semplice (e la centralina unica senza controlli) tanti fronzoli non sono necessari. Nessun pilota inglese è riuscito ad ottenere due piazzamenti sul podio a Brands Hatch Indy, anche se le condizioni insidiose trovate in Gara-2 sicuramente non hanno aiutato i top rider a spingere forte. Un campionato non si può vincere alla seconda gara, ma lo si può perdere.

SHAKEY IN CHIUSURA IN GARA-1. Sono serviti 29 giri a Shane Byrne per riuscire a passare Bradley Ray e per conquistare la vittoria di Gara1. Parte del merito va allo stesso pilota Suzuki, che si è reso autore di una singola sbavatura proprio al penultimo giro: più che sufficiente per un pilota del calibro e del palmares di Byrne. Un duetto durato tutta la gara ed estremamente solitario, in cui non è riuscito ad inserirsi il ben più attardato sul traguardo Jason O’Halloran, che rappresenta la unica Honda in griglia a causa dell’infortunio di Dan Linfoot e che conquista per la casa alata la terza piazza sul podio.

HASLAM "L’ANFIBIO" IN GARA-2. Le condizioni di Gara-2, composte da un tracciato innaffiato dall’acqua ma in progressivo asciugamento, hanno favorito “Pocket Rocket”, che aveva decisamente bisogno di questa vittoria per riportarsi nelle posizioni appropriate per un pilota del suo calibro. A rendergli la vita difficile ci ha pensato Glenn Irwin, che ha cercato di sfruttare l’ultimo giro per battere l’avversario, senza però riuscirci. Il secondo alfiere Be Wiser Ducati conclude quindi sulla piazza d’onore, seguito sul podio da Michael Laverty e subito dopo dal compagno di squadra. Settima posizione per Ray, che mantiene la testa della classifica a 10 lunghezze su Byrne e 14 su Haslam.

Alex Dibisceglia